Cremonini all’Euganeo, la musica arriva fino alle Terme: «Colpa del gran vento»
Le proteste all’indomani del concerto, tra queste il nodo del traffico. Bressa: «Disagi tollerabili rispetto all’indotto della serata». La Consulta di Montà scrive al prefetto: «Park troppo cari»

Cesare Cremonini, martedì sera protagonista sul palco montato allo Stadio Euganeo, lo hanno sentito fino alle Terme. Non tanto la voce dell’artista bolognese, a Padova per la terza data del tour ufficiale Cremonini Live25, quanto i bassi della scaletta di brani con cui ha stregato, a partire dalle 21.35, un pubblico di quarantamila sfegatati ammiratori.
Anche il traffico stradale pare aver risentito del grande evento, quando sulla serata è calato il sipario. Un viavai di mezzi in uscita dal concerto e auto parcheggiate in divieto.
Ebbene, in città e provincia l’indomani non sono mancati i commenti sul trambusto. Di chi ha dovuto svincolarsi dal flusso di auto che fuoriusciva da viale Nereo Rocco e di chi ha avvertito suoni in lontananza, ben oltre i settori in cui era stato organizzato l’impianto sportivo.
Nulla di cui scandalizzarsi secondo l’assessore agli eventi, Antonio Bressa: «Non trovo grave che della musica si sia percepita anche da lontano. Sicuramente martedì ha contribuito il forte vento eccezionale salito verso sera, dopo un violento acquazzone scoppiato nel tardo pomeriggio», dice. «Occasioni del calibro del concerto di Cesare Cremonini non sono così frequenti in città. Generano un indotto prezioso e danno una visibilità importante a Padova per cui credo proprio si possa soprassedere per una serata più movimentata, terminata oltretutto entro la mezzanotte».
Le condizioni climatiche sui generis potrebbero aver acuito particolarmente il fenomeno sonoro, cosa che di norma non accade (non è successo, ad esempio, nel doppio show degli Imagine Dragons, sempre all’Euganeo, mercoledì 18 e giovedì 19 giugno). E anche relativamente ai disagi legati al traffico, rientrerebbero in quanto è facilmente da mettere in conto. Tanto più vista l’orda di ammiratori accorsi da tutta Italia nonostante le previsioni di pioggia.
Infine questione parcheggi, che in occasione del concerto costavano 20 euro ad auto. La Consulta di Montà, con una lettera inviata al prefetto, rileva che «è stato segnalato il costo eccessivo per l’ingresso al parcheggio, considerato da molti cittadini come un vero e proprio sopruso, tanto da spingerli a rischiare sanzioni pur di evitare di pagare».
Nella lettera si aggiunge: «Abbiamo già segnalato alla Guardia di Finanza la possibile correlazione tra questi prezzi e l’aumento di parcheggiatori abusivi. In particolare, due associazioni di zona avrebbero richiesto denaro per il parcheggio su aree concesse dal Comune per altri fini, in evidente contrasto con la destinazione d’uso prevista».
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