Cricca della logistica, è silenzio

Zitti davanti al giudice anche i due collaboratori di Floriano Pomaro
FERRO-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-CONFERENZA STAMPA QUESTURA. ZECCHINATO MARIO
FERRO-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-CONFERENZA STAMPA QUESTURA. ZECCHINATO MARIO
ZONA INDUSTRIALE. Riccardo Bellotto, 36 anni, e Mario Zecchinato, 62, tengono la bocca chiusa. Ieri davanti al gup Domenica Gambardella interrogatorio di garanzia aperto e chiuso in pochi minuti per le formalità di rito. Come per Floriano Pomaro, principale protagonista della complessa indagine coordinata dal pm Federica Baccaglini e attualmente rinchiuso nella casa circondariale di Padova, anche i due collaboratori fidati che si trovano agli arresti domiciliari si sono avvalsi della facoltà di non rispondere com’è nel loro diritto. I tre devono rispondere, a vario titolo, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Secondo la pubblica accusa Pomaro e i due sodali gestivano la cosiddetta cricca della logistica, un esercito di schiavi (per lo più stranieri disposti al silenzio pur di ottenere il permesso di soggiorno) che reclutavano, organizzavano, vessavano, dopo averli costretti a lavorare calpestando ogni diritto e tutela. E attraverso le cooperative impiegavano per lavori di logistica, in pratica la gestione del magazzino merci di società decise a esternalizzare il servizio. Come (è quanto emergerebbe dall’inchiesta della procura) la Gottardo spa, la società di Tiziano Gottardo (non indagato) cui fanno capo i negozi Tigotà.
(cri.gen.)

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