Crisi del commercio, chiusi otto negozi in riviera Ponti Romani

PADOVA. Sino a dieci anni fa, Riviera Ponti Romani, era la via dello shopping più frequentata della città. Oggi, invece, sia a causa dell’arrivo del tram sia per la pesante crisi economica ancora in corso, è diventata una delle strade più degradate del centro. Attualmente, dall’incrocio con via Mantegna sino alla libreria Feltrinelli, negli ultimi tre anni hanno chiuso otto negozi, quasi tutti del settore moda. Tra questi ha detto addio per sempre al commercio padovano anche la storica boutique Marisa Scarpe.
Altri tre negozi , tutti davanti a Porta Altinate, abbasseranno le serrande entro la fine dell’anno. Sono Nadhì ( calzature ), Double You (boutique di borse italiane, ma di proprietà di un imprenditore cinese) e la decennale griffe Kamikaze, fondata da Alberto e Alessandro Cacciavillani, che viene inglobata nel negozio più grande che si trova più avanti, dopo l’armeria. Nel frattempo in Riviera Ponti Romani sono stati aperti due nuovi negozi, che non hanno niente a che fare con la tradizione merceologica della strada, dove ci sono anche quattro bar, tra i quali l’ancora accogliente Milk-Chiumenti e il ristorante self service Brek. Si tratta dell’Outlet del Kasalingo, la cui bruttissima vetrina, da terzo mondo, viene contestata da tutti i commercianti della zona e del negozio francese di surgelati, Picard, all’incrocio con via Cesare Battisti. «Passaggio del tram ed estetica della riviera possono convivere benissimo, ma il Comune dovrebbe riqualificare al più presto sia la carreggiata centrale sia i marciapiedi laterali, specialmente quelli sul lato nord», osserva Stefania Minuzzi, titolare della boutique omonima, «innanzitutto andrebbero sistemate meglio le fognature davanti ai nostri negozi con la pulizia radicale di tutti i tombini. Come pure va rimessa al suo posto la pensilina del tram davanti all’ex Telecom e va riqualificata anche la fermata dei bus vicino all’incrocio con via Altinate». Un’altra negoziante, poi, fa notare che, per riqualificare tutte le riviere, ai tempi della Giunta Destro, l’ex-assessore alla mobilità, Domenico Menorello, aveva predisposto un «piano del colore» per le facciate dei palazzi e, quindi, invita Ivo Rossi e colleghi a farlo diventare esecutivo in tempi brevi.
Felice Paduano
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