Crivellaro ai mondiali di ferro battuto

Ottima prova del giovane fabbro: «Un'arte tramandata dal bisnonno»
ALBERTO CRIVELLARO Il giovane fabbro di Arzergrande impegnato ai campionati mondiali
ALBERTO CRIVELLARO Il giovane fabbro di Arzergrande impegnato ai campionati mondiali
 
ARZERGRANDE.
Tra gli antichi mestieri che ancora resistono c'è quello del fabbro specializzato nella battitura del ferro. Un lavoro che, nel corso dei secoli, ha mantenuto invariate molte delle sue caratteristiche di vera e propria arte che richiede passione, sacrificio e fantasia.  Ad Arzergrande tutto questo è rappresentato da Alberto Crivellaro, artigiano di 33 anni, che si è ben distinto al campionato del mondo di forgiatura del ferro che si è tenuto a Stia (Arezzo).  Il piccolo centro dell'Alto Casentino ad inizio settembre è diventato la capitale iridata del ferro battuto. Alberto Crivellaro si è confrontato con oltre 200 fabbri in rappresentanza di 20 nazioni. Nonostante la giovane età e la presenza di maestri del mestiere, il fabbro di Arzergrande si è comportato egregiamente.  La manifestazione rappresenta da anni uno straordinario momento di confronto per gli artigiani di tutto il mondo, che continuano a mantenere ben salda la tradizione del ferro battuto. Un'esperienza positiva che Alberto mette in pratica ogni giorno in via Vigna, nell'azienda di famiglia che papà Giacomo manda avanti dal 1970. «Ho iniziato a lavorare il ferro già a sedici anni nell'officina di casa - racconta - E' una passione che nella mia famiglia si tramanda da generazioni, dai tempi del bisnonno che fabbricava ferri di cavallo. Si tratta di una forma d'arte che sto cercando di fare mia con la pratica quotidiana, ma anche con la selezione accurata del materiale da lavorare». (al.ces.)

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