Crolla un argine, territorio di Carceri a rischio allagamenti

CARCERI. Emergenza argini a Carceri, crolla un centinaio di metri di sponda arginale del Brancaglia. Dall’altro ieri è chiusa al traffico via Cancello, su ordine del sindaco Tiberio Businaro, vista la pericolosità del ciglio stradale, eroso dal crollo. Lo stesso sindaco ora è pronto ad agire con una diffida, visto che nessuno degli enti competenti ha i soldi per intervenire con la messa in sicurezza. «Questo tratto di argine era già in sofferenza dopo le piogge di aprile», sottolinea Businaro, «con le precipitazioni cadute tra domenica e lunedì, circa 70 millimetri, è collassato definitivamente». La sponda è sprofondata, per il momento senza che venga giù anche la strada: ma venendo a mancare il sottofondo, i rischi sono evidenti. Non solo: nella malaugurata evenienza di una nuova piena, a rischio allagamenti c’è una cinquantina di case.
«Il problema è che il Consorzio di bonifica non ha le risorse per intervenire», sbotta il primo cittadino. «Il pericolo è che con le piene l’argine collassi definitivamente e si allaghi una vasta parte del territorio comunale. Nei prossimi giorni farò una diffida, indirizzata soprattutto allo Stato che continua a metterci in difficoltà e non darci le risorse. Se succede qualcosa voglio che i responsabili vengano in tribunale, se non mi danno gli strumenti per proteggere i cittadini non so cosa posso fare». Sistemare il tratto crollato potrebbe costare 20.000 euro, soldi che non possono arrivare dal bilancio comunale. «Nel 2010 dopo l’alluvione avevo presentato due progetti», continua Businaro, «per questa strada arginale e per il ponte, mi hanno finanziato solo il ponte e la differenza di 280.000 euro me l’hanno fatta restituire qualche settimana fa. Avessimo usato quei soldi, non ci sarebbe ora quest’emergenza».
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