Crolla un ciglio di strada sul Montericco

MONSELICE. L’emergenza frane ora investe anche il Montericco. Nella tarda serata di venerdì è infatti franata una porzione del ciglio stradale di via Pignara, nel quartiere del Carmine: subito ordinata la chiusura del tratto di strada. Il nuovo smottamento è avvenuto intorno alle 22 di venerdì. Sono stati alcuni residenti ad accorgersi del crollo e a segnalare il fatto ai carabinieri. Sul posto è quindi intervenuta la Protezione civile, coordinata sempre dal consigliere Giuseppe Rangon. Il sindaco Francesco Lunghi ha quindi emanato un’ordinanza per la chiusura del tratto di strada. Non ci sono per fortuna residenti rimasti bloccati. A franare è stato il ciglio stradale, per un totale di dieci metri cubi di terreno, in un tratto privo di guard-rail. La frana ha un’estensione di circa tre metri lineari. L’asfalto non è compromesso in modo serio, ma essendo scomparso il ciglio stradale la via è ovviamente impraticabile.
«Purtroppo questo fenomeno conferma quel che temevamo, anche il Montericco risente delle precipitazioni degli ultimi giorni» commenta Rangon. «Si erano già verificati alcuni episodi, il crollo di sassi sempre in via Pignara che aveva portato a interdire il cortile di un’abitazione, l’affioramento di fontanazzi in via San Vio».
Intanto resta massima l’allerta anche per la Rocca. Il sole di ieri non ha affatto tranquillizzato i volontari impegnati a monitorare le frane, anzi. «Con questo sole la terra si asciuga, quando piove si allargherà di nuovo, si possono causare ancora dei problemi» continua Rangon «anche il momento dell’asciugatura è molto pericoloso perché il terreno si stacca dalla roccia e può cadere».
Tra ieri e venerdì sera sono continuati pure i crolli in via Galilei, dove stavolta sono venuti giù anche massi di notevoli dimensioni. Ma la preoccupazione è ancora più alta per le abitazioni di via San Tomio: qui il fronte della frana, ormai saldatosi con quello di via Galilei, si trova a pochissimi metri dalle case e dall’antica chiesa. Già domani dovrebbero partire i lavori di messa in sicurezza proprio da questo sito, dove nel frattempo la protezione civile sta concentrando la sorveglianza. «Ringrazio Renata Rocelli, tutti i volontari della Protezione civile e l’ingegner Mario Raniolo» sottolinea Rangon «non so come faremmo senza il loro impegno a gestire quest'emergenza senza fine».
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