Cromo killer in fabbrica Tre condanne in appello

Ribaltata a Venezia la sentenza di primo grado sulla Galvanica Pm di Tezze Un anno e quattro mesi per omicidio colposo plurimo e aggravato ai tre imputati

CITTADELLA. Tre colpevoli per il cromo killer. Colpo di scena sul caso Tricom-Galvanica Pm di Tezze: la Corte d’appello di Venezia ha ribaltato la sentenza di assoluzione pronunciata in primo grado. I tre imputati Adriano Sgarbossa, Paolo Zampierin e Rocco Battistella sono stati condannati per omicidio colposo plurimo e aggravato. A ciascuno il giudice ha inflitto un anno e quattro mesi di carcere, ma solo Adriano Sgarbossa ha beneficiato della sospensione condizionale della pena. I magistrati hanno inoltre disposto un risarcimento: una provvisionale immediatamente esecutiva di 400 mila euro ai famigliari di Domenico Bonan, mentre la rimanente parte e il risarcimento all'associazione Medicina Democratica saranno stabiliti in sede civile. Risale a un anno fa la criticata sentenza di primo grado, con rito abbreviato, che aveva assolto perché il fatto non sussiste Paolo Zampierin, 66 anni, ex ad della Tricom ed ex amministratore della Pm Galvanica (succeduta alla Tricom nel '95), Adriano Sgarbossa, 66, ex presidente del cda della galvanica e Rocco Battistella, di 78, ex responsabile dell'impianto di cromatura, già sindaco del paese e assessore provinciale. Per tutti, nell'indagine aperta ormai cinque anni fa dalla sezione di polizia giudiziaria del Corpo forestale dello Stato, l'accusa era di omicidio colposo plurimo nei confronti di 5 ex lavoratori (per un sesto i reati sono caduti in prescrizione), lesioni personali gravissime nei confronti di un ex operaio ancora in vita (reato prescritto) e omissione di misure necessarie a tutela dell'integrità dei lavoratori, con l'aggravante della violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni. Ad appellarsi alla sentenza di primo grado è stato il procuratore capo di Bassano, Carmelo Ruberto. In appello Sgarbossa, Zampierin e Battistella sono stati riconosciuti colpevoli dei decessi degli ex operai Domenico Bonan, Ugo Conte e Roberto Ceschi. I difensori comunque ricorreranno in Cassazione. La Galvanica-Tricom ha creato ingenti danni ambientali, oltre che a Tezze, anche nei comuni di Cittadella e Fontaniva, che si sono visti costretti ad ampliare la rete idrica per evitare che decine di famiglie venissero a contatto con le falde inquinate da cromo esavalente, nichel ed altre sostanze nocive. Silvia Bergamin

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