Culturista morto a Padova:«Prendeva cose che possono fare male al cuore»

L’allenatore Matteo Martinez l’aveva preparato per la competizione. «L’ho salutato domenica, dove andare a cena con la compagna» 

PADOVA.  È passato dal sonno alla morte Daniele Pozzi, culturista di 23 anni di Varese. L’ha scoperto la fidanzata che con lui condivideva una stanza dell’albergo B&B di via del Pescarotto. La Procura ha disposto l’autopsia sulla salma.

Matteo Martinez, lei allenava Daniele Pozzi. Prendeva anabolizzanti?

«Io avevo iniziato ad allenarlo solo quattro settimane fa ma girava voce che ci andasse pesante».

Cosa intende dire?

«È andato avanti a carboidrati zero per tanto tempo e poi prendeva cose che possono fare male al cuore. Sì, insomma, prodotti vari».

Padova, culturista trovato morto nella sua stanza d'albergo


Sta dicendo che prendeva anabolizzanti?

«Posso dire soltanto che stavo provando a trovare la via giusta per indirizzarlo, per farlo allenare in un modo nuovo, per rompere con il passato. Mi avevano avvisato di fare attenzione».

In che senso? Chi l’aveva avvisata?

«Lui aveva 23 anni ma si allenava già da tanto tempo. Il nostro è un ambiente in cui le informazioni girano. Mi avevano detto che tendeva a fare di testa sua».

Prima di lei chi lo allenava?

«So che era stato seguito da varie persone che un po’ l’hanno... guardi, lasciamo stare sono distrutto. Questa notizia mi ha davvero scioccato».

Lei era a Padova questo fine settimana?

«Sì, c’ero per seguire i miei atleti. Daniele ha vinto quattro medaglie. Abbiamo fatto le foto insieme con i trofei».

Dopo le gare cosa avete fatto?

«Lui si è fermato una notte ancora. Era con la fidanzata. Mi hanno salutato. So che dovevano andare a cena». 


 

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