Da Casalserugo a Brooklyn: il ristorante vegetariano di Elisa a New York

CASALSERUGO. Un sogno accarezzato a lungo finalmente è diventato realtà, grazie a mesi di duro lavoro e alla determinazione che ha permesso di superare gli inevitabili ostacoli. L’avventura di Elisa Mazzucato è iniziata quasi per caso, più di un anno fa, dopo una bella vacanza a New York. Elisa è tornata a casa con un’idea ben precisa in testa, aprire un locale tutto suo nel cuore della “Grande mela” mettendo a frutto la passione per la cucina sana. Ora questo sogno è realtà e ha un nome, “La Vellutata NYC”, un piccolo take away con dieci posti a sedere a Brooklyn, con un’ampia scelta di piatti vegetariani e vegani, vellutate stagionali, insalate, hamburger vegetali e dolci rigorosamente “homemade”. Il tutto all’insegna di una sana alimentazione, nella migliore tradizione italiana, come recita il motto che accompagna il nome dell’attività, “Italian healthy food”.

Niente pasta e pizza dunque, una scelta coraggiosa per un italiano a New York, anche se ultimamente non sono mancati gli esempi di “innovazione” gastronomica proposti da nostri connazionali. Elisa ha fatto tutto da sola e sta raccogliendo le prime soddisfazioni. «Ho deciso di mettere a frutto quel che più mi piace», racconta, «e lo scorso anno, tornata da New York con una grande energia e determinazione, mi sono presentata alla famiglia Salmaso sapendo di poter imparare molto nel campo delle verdure fresche e di stagione. Emilio è sempre un punto di riferimento e quando ho dubbi so che posso sempre contare su un suo consiglio». A New York ha cercato a lungo e non senza difficoltà il posto giusto. «Ho girato molto per capire cosa può piacere e fare tendenza. Ho macinato chilometri per trovare il locale giusto con il tipo di clientela adatta. Alla fine la scelta è caduta su Brooklyn perché ci sono molte scuole e palestre, frequentate da persone particolarmente attente al cibo. Era quello che cercavo e adesso eccomi qui con la mia attività e le prime soddisfazioni. Ho fatto tutto da sola e ho deciso ogni dettaglio».

Gli ostacoli non sono certo mancati e, rivela Elisa, «mi spiace dirlo ma gli italiani che ho conosciuto qui sono stati i primi a complicare le cose e a cercare di scoraggiarmi. Non è stato per niente semplice ma la voglia di realizzare questo progetto mi ha dato la forza di andare avanti e rifarei tutto. È stato fondamentale l’appoggio dei miei genitori che mi hanno sempre incoraggiata. Non essendo cittadina americana ho avuto difficoltà per il visto e per l’affitto del locale. Ci sono voluti più di sei mesi per trovare il luogo adatto e ho firmato il contratto una settimana prima del mio rientro obbligatorio in Italia. Uno degli aspetti positivi invece riguarda le tasse e la burocrazia, qui è tutto molto più semplice».

Ora che l’attività è avviata Elisa sta raccogliendo i primi frutti e guarda già al futuro. «Essere italiani è indubbiamente un vantaggio nel mio settore. Ho anche cercato di realizzare i miei piatti con i prodotti italiani ma le spese di importazione sono troppo alte. Così mi sono messa alla ricerca di prodotti locali, rigorosamente di stagione e di qualità per avere un prodotto finale vicino alle mie intenzioni. Ora sta andando tutto secondo le mie aspettative e sogno di aprire altri locali, ovviamente qui a New York».
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