Da oggi divieto di fumare all’aperto Distanza di 3 metri per farlo in strada

La misura è in vigore fino al 3 dicembre: davanti alle scuole e alle fermate dei mezzi lo stop è assoluto. Multe da 400 euro

padova

Dopo l’annuncio c’è anche la firma. E così da oggi, fino al prossimo 3 dicembre, a Padova non si potrà fumare davanti alle scuole, alle fermate dei mezzi pubblici e per strada se non si può garantire una distanza di almeno tre metri dalle altre persone. Distanza che scende a un metro all’interno dei plateatici dei locali pubblici. La multa prevista è di 400 euro, ridotti a 280 se il trasgressore paga entro 5 giorni dalla notifica.

il provvedimento

Da oggi dunque niente sigarette in coda fuori dai negozi e in qualsiasi area vi sia rischio di assembramento sulla scia di quanto già previsto a Cittadella. È vietato fumare (tanto le sigarette tradizionali, quanto, quelle elettroniche) in tutti quei luoghi che comportino una certa vicinanze tra le persone. «Su tutto il territorio comunale», si legge nell’ordinanza, «c’è l’obbligo del distanziamento interpersonale di almeno 3 metri, in via continuativa, tra il fumatore e ogni altra persona presente, fatti salvi plateatici e aree di somministrazione dei pubblici esercizi dove trova applicazione il distanziamento interpersonale di almeno un metro, come previsto dall’ordinanza del presidente della Giunta regionale». Di conseguenza, se non verranno garantite le distanze minime, il divieto scatterà anche sotto i portici, agli ingressi dei supermercati, dei negozi di bar e ristoranti, alle fermate dei mezzi pubblici e, magari, nelle piazze. Non solo. «Su tutto il territorio comunale», è poi aggiunta nel dispositivo, «c’è il divieto di fumare in corrispondenza e nei pressi delle fermate del trasporto pubblico locale e nelle aree prossime agli istituti scolastici».

le sanzioni

Decisamente salata la multa prevista per i trasgressori: 400 euro, ridotti a 280 se il trasgressore paga entro 5 giorni dalla notifica. L’ordinanza di Palazzo Moroni ha una doppia finalità. Da un lato, infatti, il gesto del fumare può mettere a rischio chi passa nelle vicinanze di chi si sta gustando una sigaretta. Dall’altro si vuole anche impedire che qualche furbo pensi che si possa evitare di indossare la mascherina tenendo semplicemente in mano una sigaretta. Per questo la giunta Giordani ha messo in campo un nuovo provvedimento finalizzato a contenere un’epidemia che, ad oggi, non registra battute d’arresto. Va in questa direzione, per esempio, l’ordinanza firmata una ventina di giorni fa dal sindaco in cui si vieta il consumo di qualsiasi bevanda all’aperto a partire dalle 21. Un provvedimento che aveva un unico obiettivo: evitare che i giovani acquistino alcolici nei supermercati per consumarli, poi, nelle piazze».

il confronto

E così, dopo i contatti sia con il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Luciano Flor che con il pari grado dell’Usl 6 Euganea Domenico Scibetta, il sindaco Giordani ha deciso di firmare il provvedimento. «Alcuni giorni fa ho chiesto a due ragazzi in centro perché non avessero la mascherina», aveva spiegato il primo cittadino annunciando l’intenzione di firmare l’ordinanza, «e quando mi hanno risposto che stavano fumando non ho potuto dirgli niente. Da ex fumatore capisco chi ha il vizio, ma credo vada regolamentato anche il fumo in questo momento di emergenza assoluta» . A Cittadella vige il divieto di fumo in centro storico, sotto le Mura, in tutte le aree monumentali, alle fermate dei bus, in prossimità delle scuole e in coda davanti ai negozi e agli uffici pubblici. A Padova si è deciso di utilizzare la distanza minima per evitare che si creino affollamenti sulle strade del centro storico. —



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