Da operaio a titolare: ora Abderrahim Naji è pure il migliore

PIAZZOLA SUL BRENTA. È di Piazzola il miglior imprenditore straniero in Italia.
È Abderrahim Naji, 48 anni, di origine marocchina, residente a Presina e titolare della CS Stampi, l’azienda piazzolese attiva nello stampaggio di materiale plastico e nella costruzione di stampi. A lui è stato conferito il più prestigioso dei riconoscimenti della 7^ edizione del Money Gram Award 2015, ovvero il premio nazionale assoluto per l’eccellenza nelle cinque le categorie: crescita, occupazione, innovazione, imprenditoria giovanile e responsabilità sociale. Una grande soddisfazione per un traguardo singolare, conquistato su oltre 630.000 aziende italiane gestite da stranieri.
La giuria, presieduta dal direttore generale dell’Immigrazione al Ministero del Lavoro, Natale Forlani, ha selezionato l’imprenditore piazzolese per la sua capacità imprenditoriale e il modello di successo rappresentato dalla sua azienda. La storia di Naji parte dal sogno di un giovane laureato in chimica e fisica quantistica a Marrakech, che arriva in Italia nel 1989 con l’ambizione di mettere in campo le sue abilità ed affermarsi con le sue stesse forze. E ci riesce a pieno. Trova lavoro come dipendente in quell’azienda di stampaggio, all’epoca avente sede a San Giorgio in Bosco, che neanche 10 anni dopo sarebbe diventata sua. Lavora sodo e tiene sempre bene in mente il suo sogno nel cassetto. Finchè diventa realtà.
Nel 1997 acquista l’azienda dove lavora, la CS Stampi, appunto, che trasferisce a Piazzola, e nel giro di pochi anni, grazie alle sue conoscenze e all’esperienza nel settore, moltiplica profitti, dipendenti e attrezzature: da 4 a 34 macchinari, una cinquantina di addetti e 5 stabilimenti a ciclo continuo, 4 a Piazzola e uno a Grantorto. Dà lavoro e produce economia, offrendo al mercato tutto il know how necessario per la messa a punto e la produzione di articoli altamente qualificati in ogni settore merceologico. Nel frattempo diventa cittadino italiano, si sposa con una italiana, e mette su famiglia a Presina, ora ha due figlie. Un bell’esempio, una vera eccellenza, in tempi di crisi e di caccia alle streghe verso gli immigrati. «Una grande soddisfazione» ammette l’imprenditore. «Adoro il mio lavoro: ho faticato molto per arrivare fino qui e ne sono orgoglioso».
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