Da Treviso un reliquiario per il Papa

TREVISO. È conosciuto da tutti come lo “scultore del vento” ma ora, a questa vocazione, se ne deve aggiungere un’altra, più profonda e spirituale, quella di “scultore dei papi”. Non c’è definizione migliore per Carlo Balljana, artista trevigiano di Sernaglia della Battaglia, artefice del reliquiario dedicato a papa Giovanni XXIII. L’opera, realizzata in due soli esemplari, gli è stata commissionata dal cardinale Loris Francesco Capovilla, ex segretario personale del pontefice Roncalli. All’interno è custodito un frammento del corpo del Papa. Una delle creazioni è già stata presentata a Ca’ Maitino a Sotto il Monte, paese natale di Roncali, ed è ora ospitata nel museo cittadino. La seconda, verrà invece donata dalla città di Bergamo a Papa Bergoglio il 27 aprile, nel giorno della canonizzazione di Giovanni XXIII.
La scultura, declinata a reliquiario, è il frutto di un lungo lavoro che ha coniugato ricerca artistica e indagine spirituale, senza tralasciare i contenuti del Concilio Vaticano II del 1962 e i motti biblici più familiari a Roncalli. Ne è nata così un’opera di catechesi, una «sintesi tra arte e lezione di catechismo», come l’ha definita soddisfatto il cardinale Capovilla. Parole che Balljana accoglie di buon grado.
Il manufatto è il frutto di quattro mesi di studio, iniziati nel dicembre scorso con la stesura di un primo bozzetto, che sarà anche il definitivo.
«Ho cercato di raggruppare e di tradurre nel migliore dei modi le tematiche della salvezza e della carità cristiane che sono state proprie del Concilio» racconta lo scultore. Un messaggio reso attraverso degli elementi decorativi ad alto valore simbolico.
«Dalla base della scultura partono due mani imploranti che hanno bisogno d’aiuto e che sorreggono l’urna di cristallo: una sfera luminosa che al suo interno protegge la reliquia ex corpore del Papa buono e che richiama la parola divina» spiega Balljana «l’albero di ulivo invece abbraccia la sfera e s’innalza verso il cielo, all’apice vi si trova l’immagine del Cristo Redentore che illumina e rappresenta l’essenza della grazia».
La creazione, alta 60 centimetri, è stata ottenuta con una fusione in bronzo a cera persa, i colori predominanti sono l’argento e una foglia d’oro antica. La sfera di cristallo, antiproiettile, è stata soffiata dal maestro Roberto Vestidello di Monastier. Per la scultura reliquiario è ora giunto il momento di iniziare il suo viaggio verso i fedeli.
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