Dalla Calabria per rapine e sequestri

Da gregari della cosca di Mesoraca alle rapine organizzate al nord Italia e all’estero. Intercettavano il denaro, organizzavano il colpo e sparivano come fantasmi. L’avevano già fatto in Polonia, in Svizzera e chissà dove. Quel che è certo, è che non sono riusciti a farla franca a Padova. Quattro calabresi, due dei quali legati alla ’ndrangheta, sono stati arrestati dagli uomini della Squadra mobile di Padova. Un anno fa assaltarono una camera d’albergo dove era in corso una riunione d’affari tra imprenditori cinesi. Li legarono, puntarono loro le pistole alla testa e se ne andarono con una valigetta con 30 mila euro. Se ne andarono fingendo di sequestrare un cinese che si trovava con i due imprenditori ma, appunto, era una messinscena. E adesso quel cinese, complice dei calabresi, è ricercato dalla polizia.
La rapina ad aprile scorso
Il 9 aprile scorso, verso le 8 del mattino, all’hotel A.C. di via Prima strada era in programma un incontro tra commercianti di stoffe: due imprenditori cinesi e un connazionale con cui erano in affari. I due colleghi erano in camera quando il terzo invitato ha bussato. Purtroppo non era da solo: era seguito da quattro individui, tutti italiani, armati e molto aggressivi. Inizialmente si erano finti anche poliziotti. I tre cinesi sono stati imbavagliati e legati. La camera è stata ispezionata da cima a fondo e, alla fine, i quattro sono riusciti a mettere le mani sui soldi contenuti nella valigetta: 30 mila euro. Prima di andarsene hanno preso come ostaggio l’ultimo cinese entrato in camera e se lo sono portato via.
L’indagine
Gli uomini della Squadra mobile di Padova hanno subito avviato l’indagine nella giusta direzione. Gli uomini della sezione anti rapina, coordinati dal vice questore aggiunto Marco Calì, sono riusciti a fare un meticoloso lavoro di mappatura degli spostamenti dei quattro banditi: il tutto corredato con le intercettazioni telefoniche, con le immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’albergo e con le testimonianze dei due cinesi rapinati. Gli investigatori della Questura di Padova si sono spinti fino alla provincia di Treviso, dove la banda alloggiava in un bed and breakfast e dove viveva il cinese che è stato preso in ostaggio. In realtà si è scoperto che quest’ultimo era complice dei quattro calabresi finiti in manette.
Gli arrestati
La polizia ha arrestato Fortunato Gagliardi, 50 anni, residente a Alessandria; Giuseppe Mantia, 42 anni, residente a Crotone; Cosimo Tallarico, 29, residente a Cosenza; Alessandro Vignati, 36, residente a Varese. Mantia e Tallarico sono legati alla cosca Mesoraca della ’ndrangheta. Secondo quanto ricostruito dagli uomini dei Calì, i quattro erano trasfertisti delle rapine. Colpivano non solo in Italia ma anche all’estero. Il gruppo stava già pianificando un nuovo colpo a Lecco nell’abitazione di imprenditore che, a loro dire, avrebbe fruttato 6 milioni di euro. Si erano già procurati chiavi e attrezzi per entrare nell’abitazione del ricco imprenditore e portare via tutto ciò che di valore aveva. Nel momento in cui gli investigatori della Mobile hanno compreso il loro nuovo obiettivo, hanno deciso di entrare in azione in modo da bloccare definitivamente le scorribande del gruppo. In procura l’indagine è stata seguita dal pubblico ministero Benedetto Roberti. I provvedimenti di custodia cautelare in carcere del gip Margherita Brunello sono stati eseguiti anche con la collaborazione delle Squadre mobili di Alessandria, Crotone, Cosenza e Varese, le località in cui vivevano i quattro arrestati. Continua l’attività per la ricerca del quinto complice.
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