Dall’Imu ai marciapiedi: le aspettative dei concittadini

VIGONZA. Sono tante le aspettative dei vigontini dal secondo mandato di Nunzio Tacchetto. Antonietta Spoladore, volontaria in parrocchia a Vigonza: «Vorrei che dal prossimo anno ci togliesse l’Imu...

VIGONZA. Sono tante le aspettative dei vigontini dal secondo mandato di Nunzio Tacchetto. Antonietta Spoladore, volontaria in parrocchia a Vigonza: «Vorrei che dal prossimo anno ci togliesse l’Imu sulla casa e si desse da fare perché i giovani trovino lavoro. E poi che ci fosse un bus pubblico per Camposampiero senza dover andare in cerca di minibus privati e che finisca la piazza di Vigonza. Intanto sono contenta per la ciclabile in via Carpane». Ilenia Monetti, studentessa di Prati: «Vorrei maggiori opportunità di lavoro per noi giovani e un centro dove riunirci». Vanni Callegaro, titolare di una pasticceria a Peraga: «È indispensabile la ciclabile in via Arrigoni, quella appena fatta in via Paolo Sesto non è la stessa cosa. E poi valorizzare meglio Peraga: far partire la piazza, far arrivare il 18 urbano in zona artigianale, perché tanta gente che viene a lavorare non ha i mezzi per arrivarci e molti studenti debbono recarsi a Padova e sono costretti a pagare salato l’extraurbano per raggiungere il 18 a Ponte di Brenta. Servono due linee: una per la zona est, l’altra fino a Peraga. Tutti gli altri comuni vicini hanno il bus tranne Vigonza». Valerio Cacco, pensionato e anima di San Vito: «Quello che ho già fatto protocollare: congiungere via Pertini con piazza della Pace, ultimare la ciclabile e pulire i fossi. Abbiamo ancora i marciapiedi che risalgono ai tempi dei tempi, abbiamo bisogno di più sorveglianza perché il nostro paese è un po’ allo sbando. Si vorrebbe più protezione, San Vito ha un’entrata e un’uscita, serve qualcosa che individui chi entra e chi esce. E poi fare pulizia di tutta quella gente che trova rifugio sotto i ponti del Brenta». Patrizio Zanella, docente e storico di Codiverno: Sappia mantenere un contatto con la realtà povera di tante famiglie e tante aziende locali; non aumenti le tasse, salvaguardi l’ambiente e la sicurezza dei cittadini a livello di viabilità: questi i tre fattori fondamentali. Poi sappia attuare uno sviluppo urbanistico attento con il contenimento della residenzialità e sia rispettoso delle minoranze». Enrico Dal Toso, vice presidente del Consiglio pastorale di Pionca: «Continuare il progetto dell’asilo con la convenzione, mantenendo gli impegni assunti. Un’attenzione particolare agli asili parrocchiali, che hanno una grande importanza nella comunità e sono in grosse difficoltà, e al mondo del lavoro e ai disoccupati, rinunciando per queste emergenze a qualcos’altro. Sistemare Pionca con una piazza». Paola Gallo, ingegnere, e Anna Gallo, barista, entrambe di Perarolo. Paola chiede più spazi e opportunità per i giovani, poi più attenzione all’istruzione; Anna vorrebbe i marciapiedi a Capriccio. (g.a.)

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