Dallo sgombero alla missione sociale Alloggi per ragazzi down a Casetta Berta

IL CASO
In origine era un centro per anziani poi, dopo essere rimasto vuoto e inutilizzato per diverso tempo, l’immobile è stato occupato ed è diventata la “Casetta del Popolo”. Dopo lo sgombero, che tante polemiche ha suscitato, ora è noto anche il futuro: diventerà un residenza per persone con la sindrome di down.
Ad annunciare la nuova destinazione di Casetta Berta, lo stabile al civico 5 di via Cardinal Callegari, all’Arcella, è il padrone di casa: l’Ater, e nello specifico il suo presidente, l’avvocato Gianluca Zaramella. «L’Ater ha di recente stanziato circa 450mila euro per l’integrale riqualificazione della Casetta Berta. Gli uffici aziendali hanno già provveduto a redigere un primo progetto di fattibilità dell’opera che prevede la realizzazione di residenzialità per soggetti down».
Il progetto verrà curato in diretta sinergia con l’associazione Down Dadi e sarà finalizzato a evidenziare tutti gli aspetti significativi e sostanziali per permettere a questi ospiti speciali di poter esprimere nel migliore dei modi le proprie necessità abitative.
«Saranno realizzati due o tre alloggi per un totale di otto, massimo dieci, posti letto, con la previsione anche di una zona civica attrezzata condivisa che permetterà anche lo svolgimento di eventuali attività comuni», ha spiegato Zaramella.
Un’iniziativa colta con entusiasmo dall’associazione Down Dadi: «La collaborazione, già attiva, permetterà di favorire ai nostri ragazzi un corretto inserimento nella comunità padovana senza tralasciare le specifiche esigenze e le eventuali criticità», ha dichiarato Patrizia Tolot, presidente dell’associazione. «Sono particolarmente fiero ed esprimo tutta la mia condivisione al progetto illustrato che, peraltro immette nella disponibilità il patrimonio immobiliare presente, patrimonio che, in un recente passato è stato anche oggetto di occupazione abusiva» ha aggiunto infine Fabrizio Boron, presidente della Quinta Commissione Sanità – Sociale della Regione Veneto.
Casetta Berta, intitolata all’attivista honduregna per l’ambiente e i diritti sociali Berta Caceres, era stata occupata il primo maggio 2019 dagli attivisti di Potere al Popolo che l’avevano resa uno snodo sociale del quartiere con lo sportello salute, lo sportello psicologico, quello sulla casa e sul lavoro, il doposcuola, i corsi di italiano, di yoga e altre arti, i cineforum, i pranzi popolari, i concerti e diverse altre attività. Il 12 settembre del 2019, essendo lo stabile di proprietà dell’Ater e occupato abusivamente, è stato sgomberato. Porte e finestre sono state murate e così è cessata ogni attività. Oggi Casetta Berta grazie a questo nuovo progetto, sempre rivolto al sociale, rivede un futuro.
La progettazione di quella che sarà una nuova residenza per persone down sarà terminata prima del prossimo inverno e i lavori saranno realizzati completamente nel corso del prossimo anno. —
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