Degani: «Io il regista della congiura? Assurdo, il “duce” se l’è cercata da solo»

Il sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani (nella foto) replica con fermezza e ironia alle accuse dell’ex sindaco Bitonci, che la indica come uno dei mandanti della sua caduta. «A Padova stanno...

Il sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani (nella foto) replica con fermezza e ironia alle accuse dell’ex sindaco Bitonci, che la indica come uno dei mandanti della sua caduta. «A Padova stanno girando un film dalle tinte fosche e indefinibili» scrive Degani, «non si sa, o si finge di non sapere, chi è il regista, anzi ce ne sono molti che avrebbero voluto candidarsi per dirigerlo. Gli attori recitano a braccio, con un canovaccio scritto forse sulla carta da formaggio e preferiscono le ore più buie, in cui i contorni sono meno visibili e gli ignari spettatori assonnati, per fornire la loro migliore interpretazione. Il protagonista resta indiscutibilmente sempre lui, “il duce solitario” come amano definirlo alcuni, che ha in tasca tutte le verità. Lui le dispensa come caramelle. Vede congiure in ogni angolo, per non ascrivere a sé alcuna colpa, neppure quella di essersela cercata fino in fondo, fino all’ultima firma. Poi un giorno si sveglia e finalmente tutto gli è chiaro e limpido come l’acqua che sgorga da una sorgente: è stata lei. Lei che sarei io» appunta l’ex presidente della Provincia, «impegnata in realtà a fare tutt’altro, tanto da ignorare le dinamiche e le intenzioni che animavano coloro che volevano essere attori e non burattini, semplicemente perché nessuno me ne aveva parlato e nessuno aveva condiviso con me questo canovaccio». Vias libera all’ironia: «Ho scoperto di avere dei super poteri» insiste Degani, «detenendo uno 0,0 % sono riuscita a ottenere un risultato incredibile. Battute a parte questo è un film che non avrei mai diretto, e se mai avessi deciso di assumerne la direzione lo avrei fatto alla luce del sole, come faccio sempre e ogni giorno della mia vita».

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