Dei dipinti e dell’amore così rinasce Cavalcaselle

Riaperto il museo delle opere che hanno popolato per secoli chiese e case È all’interno del complesso che ospita la celebre tomba di Giulietta a Verona
Di Agnese Ceschi

di Agnese Ceschi

Un viaggio attraverso i secoli nell’urbs picta, la città dipinta. Un percorso che tocca vari momenti della storia di Verona attraverso gli affreschi più significativi che hanno popolato per secoli chiese, luoghi di culto, case di ricchi signori, luoghi pubblici: questo è quello che offre al visitatore il museo degli affreschi Giovan Battista Cavalcaselle, riaperto al pubblico qualche giorno fa con un significativo ampliamento rispetto al precedente, nell’area del complesso museale della tomba di Giulietta, che ospita il conosciutissimo sepolcro della sfortunata protagonista shakespeariana. 

All’interno del percorso museale, che include le sale espositive dell’antico convento, un chiostro interno e la chiesa sconsacrata di San Francesco al Corso, oltre alla leggendaria tomba di Giulietta, sono perfettamente integrati i luoghi di shakespeariana memoria con quelli strettamente legati a Verona come città dipinta offrendo così ai visitatori alcuni dei tesori nascosti della città, esposti solo in rare occasioni prima d’ora. 

Un romantico pergolato conduce all’ingresso del complesso da cui si accede al chiostro interno e, al piano interrato, al sepolcro in marmo rosso del XIV secolo popolarmente definito la tomba di Giulietta. L’ambiente è gradevolmente contornato da un giardino esterno con statue antiche e moderne, come quella di acciaio verniciato di rosso che campeggia imponente al centro del prato intitolata “A cuore aperto” dell’artista veronese Piera Legnagli: un cuore, messaggio d’amore universale ispirato alla leggenda di Romeo e Giulietta.  

Dopo aver ammirato le eleganti statue del chiostro, rappresentanti le Virtù e le città di Verona e Vicenza provenienti dal recinto delle Arche Scaligere, il viaggiatore inizierà il percorso attraverso i secoli nella città dipinta, affreschi che partono dall’anno Mille, passando dunque per il Medioevo e il Rinascimento, aggiunti a quelli dei periodi successivi parte del museo così come fondato nel 1973 da Licisco Magagnato, allora direttore dei musei civici. 

Dunque un viaggio nell’urbs picta, la Verona degli affreschi, perché la città scaligera si pregia di un ricchissimo patrimonio di pitture murali, caratterizzata in passato dalle facciate affrescate, uno degli aspetti che più colpiva i viaggiatori. Tutt’oggi un lascito della ricchezza di affreschi esterni si può ancora ammirare nei palazzi di piazza delle Erbe. 

Il museo, intitolato al veronese Giovan Battista Cavalcaselle (1819-1897), uno dei padri fondatori della storia dell’arte italiana e tra i primi a battersi per la conservazione del patrimonio artistico, si apre con un frammenti lapidei e architettonici, iscrizioni, capitelli, mensole coevi al ciclo affrescato della grotta di San Nazaro, rarissime e sorprendenti pitture, il cui primo strato è datato 996. 

Nell’adiacente salone colpiscono gli occhi dell’osservatore gli imponenti sottarchi con ritratti di imperatori romani, disposti come nella sistemazione originaria nel Palazzo scaligero di Cansignorio, affrescati da Altichiero a partire dal 1364 e staccati nel 1967. Stupisce e lascia ancor più con lo sguardo alzato il lungo fregio continuo affrescato da Jacopo Ligozzi e bottega (1547-1627) per una sala di palazzo Fumanelli, raffigurante la Cavalcata di Carlo V e Clemente VII in Bologna nel 1530: trenta metri lineari di esplosione di colori, volti e geometrie. Da questo punto in avanti il percorso museale si connette con quello esistente, continuando il racconto della città dipinta con gli affreschi di Bernardino India e Domenico Brusasorzi per palazzo Fiorio della Seta, e prosegue con le tele di Felice Brusasorzi, Anselmo Canera, Paolo Farinati.

L’ordinamento espositivo, curato da Paola Marini, con Ettore Napione, Sara Rodella e Ketty Bertolaso, è corredato da ampi testi illustrativi e da un adeguato apparato grafico-didascalico, integrato da strumenti multimediali con informazioni collegate alla storia della città.

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