Dentista dell’ospedale di Conselve chiede extra per la cura Indagata per peculato

CONSELVE. Un’odontoiatra sessantenne del poliambulatorio di Conselve è indagata per peculato. L’accusa? L’aver ricevuto 600 euro in contanti da un paziente per una prestazione coperta dalla convenzione (cioè pagata dalla Sanità pubblica), incassati senza peraltro consegnare la ricevuta. L’inchiesta è sul tavolo del pubblico ministero padovano Sergio Dini. E la dentista è stata già convocata per essere interrogata..
La denuncia è stata firmata dal paziente, un pensionato che si è rivolto ai carabinieri del Nas accompagnato dalla mogli. Quest’ultima lo aveva assistito durante la visita della dentista. Il pensionato si era recato nel poliambulatorio di Conselve per l’estrazione di tre denti. L’intervento era stato eseguito e l’uomo aveva pagato. Ma, in cambio, nessuna ricevuta. Era il 10 settembre 2018. Quasi subito i primi problemi: forti dolori e probabilmente dall’odontoiatra non sono arrivati utili consigli.
Il paziente, infatti, ha patito una dolorosa e fastidiosa infezione. Probabilmente insoddisfatto dell’intervento e arrabbiato per il trattamento, si è recato dal Nas, il Nucleo antisofisticazione dell’Arma. E i carabinieri si sono subito attivati. Il 16 ottobre dell’anno scorso è scattata la perquisizione sia nell’ambulatorio dove lavora l’odontoiatra sia nella sua abitazione dove sono stati sequestrati 600 euro in contanti. L’ipotesi è che si trattasse della cifra pagata dal paziente.
Ora ci sono da chiarire molti aspetti della vicenda. Prima di tutto resta da verificare se quella prestazione fosse interamente coperta dal Servizio pubblico e non ci sia stato un fraintendimento tra odontoiatra e paziente. Poi anche la documentazione sequestrata dovrà chiarire se l’intervento fosse totalmente a carico del Servizio sanitario o dovesse essere pagato un eventuale ticket e, ancora, come mai non sia stata consegnata una ricevuta. —
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