Di notte tentano il colpo nell’agenzia Torresan Riesce soltanto la fuga

I ladri usano piede di porco e tenaglia, ma sono stati visti I residenti: «Servono più controlli, non solo di notte»

Arcella

Altra razzia, questa volta mancata, nel cuore dell’Arcella. I “soliti ignoti” nella notte tra martedì e mercoledì hanno tentato di entrare, probabilmente utilizzando un piede di porco e una maxi-tenaglia, all’interno dell’agenzia immobiliare Torresan, in viale Arcella 2/1, quasi all’incrocio con via Tiziano Aspetti.

Un automobilista di passaggio

I malviventi non sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo perché, molto probabilmente, nell’ora in cui stavano effettuando il colpo, sono stati visti da un automobilista di passaggio. In pratica hanno desistito anche perché la saracinesca utilizzata è di quelle molto pesanti, difficili da scardinare solo con dei corpi contundenti di metallo. Comunque, ieri mattina, il gestore dell’agenzia immobiliare è andato in questura a denunciare l’accaduto. Non è la prima volta che i predoni della notte, dopo avere razziato più volte i negozi e i locali pubblici del centro, agiscono anche all’Arcella, la città nella città con 42 mila abitanti. Nelle settimane passate i malviventi si sono fatti vivi al ristorante Sushi, aperto negli stessi vani dove c’era la pizzeria Al Dazio, gestita da Piero Giordano (tornato a Scala di Amalfi) ed anche in un salone di bellezza situato in via Tiziano Vecellio.

Un brutto segnale

Naturalmente, ieri mattina, in viale Arcella non si parlava d’altro. «Quello dell’altra notte è un bruttissimo segnale», sottolinea Anna Schiavon, contitolare dell’autoscuola Da Loris. «L’Arcella sta cercando, faticosamente, di cambiare la sua immagine con tante iniziative, sia sul piano sociale che culturale, ma queste brutte vicende non fanno altro che peggiorare la situazione. Vigili, polizia e carabinieri s’impegnano, ma i crimini continuano a verificarsi a nastro. È inutile che nascondiamo la faccia sotto la sabbia come gli struzzi. Basta fare quattro passi tra Borgomagno e San Carlo per constatare de visu che in giro ci sono troppi sfaccendati e perdigiorno. Il mio appello è lo stesso di tanti altri arcellani: servono più controlli. Di giorno e di notte». —

Felice Paduano

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