Diecimila metri quadrati ancora senza soluzione «Sporcizia e rumori è complicato vivere qui»

I residenti sperano che il provvedimento migliori la situazione Il proprietario Funghi: «Venderei subito, ma nessuno vuole investire» 

Le reazioni

Diecimila metri quadrati che fanno discutere ormai da anni. Dai tempi delle discoteche, dell’Arancia Meccanica e del Pachuca, ad oggi, via Bernina è un tema scottante su più fronti. In primis quello dei residenti, che spesso supportati anche da associazioni dell’ansa Borgomagno, da sempre lamentano una situazione di degrado, di musica alta e di assembramenti rumorosi durante le ore notturne.

Rumore e musica

«Al di là della sporcizia che spesso troviamo la mattina, a mio parere i disagi più grandi sono il rumore e la musica alta. Non dico tutte le sere, ma almeno tre volte a settimana, si sente musica da discoteca fino alle due di notte», si lamenta Giovanna Minuzzo, una dei residenti che per questi motivi hanno anche avviato una raccolta firme. «Il fatto che il sindaco abbia firmato un’ordinanza che vieta la vendita degli alcolici all’interno dei locali dopo la mezzanotte, lo trovo un passo avanti. Speriamo che in questo modo la situazioni migliori». Sono molti gli abitanti del rione che la pensano come Giovanna. «Fanno confusione e lasciano bottiglie a terra regolarmente, poi ci sono delle volte che fanno anche peggio, come risse e quant’altro», sostiene Federico, un residente di via Fowst. «Bisognerebbe ci fossero più controlli». Ma c’è anche chi non è particolarmente disturbato dal quadrilatero di via Bernina. «È vero che ogni tanto si vede qualche bottiglia a terra, ma onestamente mi sembra tutto molto tranquillo», dice Giancarlo Varotto, un altro residente. «Via Bernina è frequentata da molti nigeriani. Ho paura che a molte persone dia più che altro fastidio questo. Oltre al fatto che le case della zona si stanno svalutando». Tutti sono però d’accordo sul fatto che una riqualificazione dell’area sarebbe necessaria. Primo tra tutti il proprietario di molti spazi di via Bernina, Lorenzo Funghi.

grosso investimento

«Sia da parte dell’amministrazione comunale che da parte di noi proprietari c’è la volontà di riqualificare l’area, il problema è che bisognerebbe fare un grosso investimento, che al momento nessuno si può permettere». Attualmente la difficoltà maggiore, spiega Funghi, deriverebbe dalla presenza di due associazioni congolesi a cui ha affittato due spazi. «Dovevano essere associazioni che davano informazioni agli immigrati e facevano dopo scuola per i bambini, in realtà sono bar che vendono birra fino a notte fonda. Sono già state sanzionate dai vigili e noi le abbiamo anche portate in tribunale ma non riusciamo a mandarle via». A parte queste gli altri non creerebbero problemi. «Sono tranquilli e pagano regolarmente l’affitto. Inoltre tre volte a settimana viene pulito il piazzale». Certo se ci fosse l’occasione di vendere tutto Lorenzo Funghi non si tirerebbe indietro. «Chi non lo farebbe? Il problema è che nessuno compra».

la mobilitazione

Intanto l’Agesci regionale, che ha la sua sede in via Fowst, si sta già muovendo. «Abbiamo preso in comodato d’uso gratuito da un privato un terreno di 5 mila metri quadrati tra via Fowst e via Berina. L’abbiamo bonificato, abbiamo abbattuto un albero pericoloso e ci abbiamo piantato altri sei alberi. L’obbiettivo è quello di metterlo a disposizione del quartiere», spiega Gabriella Vianello. «Sabato i residenti della zona si sono offerti di venire a darci una mano a liberare il campetto da bottiglie e rifiuti». —

Alice Ferretti

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