Diossina nel terreno la Regione finanzia la bonifica delle aree

MONSELICE
Un aiuto dalla Regione per bonificare i terreni inquinati delle scuole all’ombra del Monte Ricco.
Soldi in arrivo
La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, ha assegnato un contributo di 30 mila euro al Comune di Monselice per eseguire alcune azioni di contrasto all’inquinamento del suolo rilevato nelle vicinanze delle scuole elementari Cini e Tortorini.
Lo conferma lo stesso assessore: «Con questo provvedimento abbiamo voluto dar seguito a una segnalazione ricevuta dall’amministrazione comunale che ci aveva evidenziato la difficoltà di coprire l’intera spesa per sistemare un’area in cui erano stata rilevate concentrazioni di inquinanti prossime alle soglie consentite».
aree con diossina
L’inquinamento – si parla di sostanze quali benzoapirene, diossine e zinco – era stato confermato lo scorso aprile da Arpav al Comune in seguito al monitoraggio dei suoli avviato in relazione alla nota vicenda del “pollo alla diossina”, ossia dopo la denuncia degli ambientalisti locali di un pollo – cresciuto ai piedi del Monte Ricco – con valori di diossina tre volte superiori rispetto alla legge. Un dato fuori dalla norma era stato evidenziato in uno spazio attiguo alla scuola Cini.
Studenti da tutelare
Continua Bottacin: «In attesa di individuare le cause dell’inquinamento, verificando l’ipotesi che la contaminazione sia collegata alla vicinanza del cementificio, pur in presenza di una situazione che al momento non viene segnalata di effettiva emergenza ambientale, si è ritenuto comunque di sostenere l’iniziativa ritenendo necessaria la massima tutela della popolazione. E in particolare di quella scolastica». Ulteriori accertamenti, effettuati sempre negli spazi delle scuole Cini e Tortorini, hanno rilevato come l’inquinamento sia localizzato superficialmente per 10 centimetri di terreno, che saranno asportati e sostituiti con nuovo terreno vergine. Nessun dato allarmante è emerso nei carotaggi in profondità. —
Nicola Cesaro
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