Dipendente Enel trovato esanime all’interno del suo furgone

ANGELO DI PIOVE. E’ stato trovato morto nel suo furgoncino, quello su cui ogni giorno girava l’intera provincia per eseguire le verifiche sulle centraline dell’Enel. Claudio Spada, conosciuto come Adelmo, è stato stroncato probabilmente da un infarto. Aveva 58 anni e viveva con la moglie Patrizia e le figlie Giorgia, Arianna e Lucia al civico 49 di via Lanari a Padova.
Lunedì il tecnico dell’Enel doveva eseguire vari controlli sulle cabine Enel tra Sant’Angelo e Piove di Sacco. Intorno alle 17 un residente di via Padana di Vigorovea, lungo la statale 516, ha telefonato ai carabinieri per segnalare la presenza del furgoncino, un Fiat Doblò, parcheggiato sul ciglio della strada e con a bordo una persona riversa sul volante. Anche altre persone, è emerso più tardi, avevano notato il mezzo e l’uomo a bordo, ma avevano pensato che si stesse riposando e per questo non avevano dato l’allarme. Mai avrebbero immaginato che fosse invece deceduto. In via Padana sono intervenuti carabinieri e Suem 118. I sanitari hanno solo potuto constatare il decesso di Claudio Spada. Da un primo esame del corpo l’ipotesi è che a stroncarlo sia stato un malore, probabilmente un infarto che lo ha colto all’improvviso quando si è rimesso al volante per riprendere il suo giro di lavoro.
La notizia della morte di Spada è arrivata poco dopo ai famigliari: «E’ stato un fulmine a ciel sereno, ancora non riusciamo a capacitarci di quel che è accaduto» ha riferito con un filo di voce commossa la moglie Patrizia, «mio marito stava benissimo, era sano come un pesce. Gli piaceva molto lo sport, correva in bici, non ha mai accusato problemi di salute. Pare fosse appena uscito dalla cabina elettrica, i medici dovranno verificare se non abbia avuto qualche tipo di incidente». La tragedia ha gettato nello sconforto anche i colleghi di Spada che lunedì lo hanno atteso invano alla pausa pranzo: il tecnico lavorava per l’Enel da quasi quarant’anni ed era molto stimato. «Aveva iniziato alla centrale di Porto Tolle e poi era passato a Enel Distribuzione» ricordano i colleghi, «era soddisfatto del suo impiego nell’ambito delle verifiche degli impianti e delle reti. Tutti noi lo ricordiamo per la sua grande umanità e disponibilità e soprattutto per la passione che era riuscito a trasmettere a chi collaborava con lui per la buona riuscita del progetto di telecontrollo delle rete che lo ha visto protagonista in questi ultimi anni».
«La notizia della sua morte» aggiunge Davide Ricci, responsabile Enel Distribuzione di Padova, «ci coglie impreparati e sgomenti e ci stringiamo alla famiglia in questo momento di profondo dolore». Nei prossimi giorni verrà fissata la data del funerale.
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