Diserta il processo per bancarotta «Mr Sponsor» resta in Svezia

Sopra Bernhardsson nel 2006 a una assemblea dei soci del Padova A sinistra presenta il campionato 2004-2005
Sopra Bernhardsson nel 2006 a una assemblea dei soci del Padova A sinistra presenta il campionato 2004-2005
 Forte di un business che - almeno all'apparenza - gli fruttava bene, dal suo arrivo a Padova agli inizi del 2003 al biennio seguente, l'imprenditore svedese Jens Christiasn Bernhardsson, classe 1971, si era trasformato in "mister Sponsor". Tanto da conquistarsi un posto ai vertici del Calcio Padova (e non solo). Oggi, alle sue spalle, una scia di debiti oltre a un'inchiesta giudiziaria che lo ha portato davanti al tribunale di Padova davanti al quale si è aperto il processo a suo carico. Le accuse? Bancarotta fraudolenta e documentale in seguito al fallimento della sua impresa "J & D Royal srl".
 Ma di lui non c'è più traccia da quattro anni quando «travolto da drammi familiari...» (si giustificò), se n'è andato dalla città del Santo per ritornare nella natìa Svezia: la sua residenza attuale è a Simrishamn, pittoresca cittadina di 20 mila abitanti sulla costa meridionale del paese scandinavo a 600 chilometri da Stoccolma. Dal 2007 "Mr sponsor" - già vicepresidente del Calcio Padova, finanziatore della pallanuoto e del volley oltreché del palasport San Lazzaro denominato Pala Bernhardsson in suo onore - non ha più messo piede a Padova. Così il banco degli imputati è rimasto vuoto, lui risulta irreperibile e a difenderlo c'è solo l'avvocato d'ufficio Francesca Betto. Il processo entrerà nel vivo dalla prossima udienza, il 6 febbraio 2012.  Poco dopo quell'imprevista uscita di scena, i primi nodi vengono al pettine con il fallimento della sua ditta "J & D Royal srl" pronunciato dal tribunale il 21 febbraio 2008. I conti risultano tutt'altro che in ordine. È un vero e proprio disastro quello che scopre il curatore Riccardo Gavassini tenuto, di fronte alla situazione riscontrata, a trasmettere gli atti alla procura. Atti che finiscono sul tavolo del pm Paolo Luca. Viene aperta un'inchiesta e Christian Jens Bernhardsson viene indagato, in quanto sospettato di aver distratto dalle casse sociali 174 mila 642 euro a titolo di compensi, senza l'autorizzazione dei soci, per la sua opera di amministratore. Non solo: 35 mila euro fra beni e merce in magazzino sembrano spariti, mentre i libri e le scritture contabili non rendono possibile la ricostruzione del movimento affari, zeppi come sono di irregolarità e dati incompleti. In più, non risultano contabilizzati prelievi da conti correnti bancari per 241.317 euro. Fra il 19 e il 21 dicembre 2006 gli inquirenti accertano pure l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per 441.166 euro. Tra i debitori di Bernhardsson, la società Calcio Padova spa per 144 mila euro.

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