Distillerie Bonollo, dagli scarti l’energia

Elvio Bonollo, consigliere di amministrazione e quarta generazione della famiglia che dal 1908 guida le Distillerie Bonollo di Mestrino, è cresciuto con attitudine all’innovazione, come Umberto, il fondatore. Innovare un prodotto antico come la grappa non è semplice. Ma è stata la quarta generazione a rivelarsi determinante con la nascita di «Of Amarone Barrique» nel 1999: l’unica grappa che, rompendo vecchi schemi, ha proposto un innovativo modello di prodotto e di consumo, in grado di precorrere i tempi e determinare nuove tendenze.
Infatti fino ad allora l’invecchiamento in barrique di rovere non era mai stato legato alla grappa, eppure rispetta quasi religiosamente la tradizione. E’ nata così un’intera collezione “Of” (distillati e liquori) per raggiungere target molto diversi fra loro. La sfida, con una squadra di una cinquantina di addetti che fanno capo alla sede di Mestrino, ha portato oggi l'azienda a un fatturato annuo di 23 milioni e un export del 30%.
Gli obiettivi futuri sono ambiziosi, come è stato ricordato dagli amici della Zip che l’altra sera hanno premiato Bonollo per l’innovazione. L’azienda, nel suo stabilimento di Conselve, valorizza gli scarti di produzione, come la vinaccia essicata, per produrre combustibile. Mentre i vinaccioli vengono separati per ottenere l’omonimo olio, particolarmente dietetico. Inoltre si estrae il tartrato di potassio, riciclato come conservante naturale nell’industria alimentare e i residui liquidi della distillazione vengono trattati per ottenere un biogas trasformato in energia elettrica assicurando la copertura dell’80% del fabbisogno aziendale. (e.sci.)
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