Ditte fantasma, evasi 700 mila euro nel Padovano

Scoperti 21 lavoratori in nero, nove con contratti a chiamata. Sequestrato anche un chilo di hashish

Edoardo Fioretto
I controlli della Guardia di Finanza in un capannone in zona industriale
I controlli della Guardia di Finanza in un capannone in zona industriale

Controlli a tappeto della Guardia di Finanza durante l’estate in tutta la provincia. Nel quadro delle attività di polizia economico-finanziaria finalizzate al contrasto dei traffici illeciti, i militari del Comando provinciale hanno sottoposto a verifica oltre settecento veicoli e più di 130 attività commerciali, identificando circa 1.800 persone. Una mobilitazione imponente che ha visto impegnati 280 finanzieri e 104 unità cinofile, affiancando così alle operazioni ordinarie un piano di interventi straordinario.

Bilancio di fine stagione

Il bilancio è articolato e tocca diversi settori. Sul fronte della sicurezza dei consumatori, le Fiamme gialle hanno sequestrato 156 mila articoli di cancelleria e per la casa non conformi alla normativa europea, molti dei quali riportavano il marchio “CE” contraffatto o erano privi delle indicazioni sul distributore. Accertate in questo ambito sia violazioni amministrative sia profili di responsabilità penale.

Il lavoro in nero

Una parte importante dell’attività ha riguardato il contrasto al lavoro nero. Gli ispettori hanno controllato numerosi esercizi nel settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo, riscontrando ventuno lavoratori completamente “in nero” e nove irregolari assunti con contratti a chiamata senza le dovute comunicazioni.

Tra loro anche un minorenne e un cittadino extracomunitario privo di permesso di soggiorno: il datore di lavoro è stato denunciato alla Procura per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le violazioni segnalate all’Ispettorato territoriale del Lavoro hanno portato a sanzioni amministrative stimate tra 82 mila e 413 mila euro, con la possibilità di sospensione delle attività nei casi più gravi.

Lotta Antidroga

Non meno rilevante il capitolo dedicato al contrasto degli stupefacenti. Grazie all’impiego delle unità cinofile antidroga, la Guardia di Finanza ha sequestrato circa un chilo e mezzo di hashish e marijuana. Otto persone sono state deferite all’Autorità giudiziaria, cinque delle quali arrestate in flagranza per spaccio. Altri 34 soggetti sono stati segnalati alla Prefettura competenti per uso personale.

Sul piano fiscale, i controlli hanno fatto emergere violazioni per oltre 700 mila euro relative a obblighi dichiarativi e attività economiche del tutto sconosciute al Fisco. Un segnale, secondo la Guardia di Finanza, della persistenza di un sommerso che continua a danneggiare la concorrenza e a sottrarre risorse pubbliche.

Scommesse e ludopatia

Infine, l’attenzione si è concentrata sul settore del gioco d’azzardo. In quattro sale sono stati accesi 95 apparecchi del tipo Video Lottery e New Slot in orari vietati dalla normativa regionale. Una condotta che, oltre a incentivare la dipendenza da gioco, espone i gestori a sanzioni da 47.500 a 142. 500 euro. Un’azione a tutto campo, che intreccia contrasto all’evasione, tutela del lavoro, lotta alla droga e prevenzione della ludopatia. —

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