Domani il funerale di Cosimo Casola Basket con il lutto

MONSELICE. Sarà dato domani l’addio a Cosimo Casola, per tutti “Gianni”, il pasticcere cinquantanovenne che ha perso la vita giovedì pomeriggio nel tragico incidente al passaggio a livello della stazione. Il funerale sarà celebrato domani alle 15, nella chiesa parrocchiale del Carmine. Dopo le esequie si proseguirà per il cimitero maggiore di Monselice. Sicuramente in tanti vorranno tributare un ultimo saluto a Casola, molto conosciuto per la sua bottega di pasticceria siciliana, il “Dolce e salato” di via XI Febbraio, all’angolo con via 28 Aprile, che gestiva insieme alla moglie Maria Sroka Malgorzata. Da dieci anni Casola abitava al Carmine, in via Isola verso Monte 5/12. Lascia due figli ancora piccoli, una ragazza di 13 anni e un ragazzino di 12, compiuti proprio il giorno in cui il babbo è mancato.
Questo fine settimana tutte le squadre del Monselice Basket, dove militava il figlioletto, giocheranno con il lutto al braccio. «Osserveranno un minuto di silenzio prima di ogni partita» annunciano dalla società «per mostrare la nostra vicinanza a Cosimo che era inserito molto nella famiglia del Monselice Basket, sempre presente sugli spalti quando poteva e sempre generosissimo e cordiale con tutti».
Tanti i ricordi anche su Facebook dai monselicensi che l’avevano conosciuto dietro il banco da pasticcere, sempre sorridente e pieno di entusiasmo per il lavoro che amava. «Voglio ricordarti con il sorriso e pensarti lassù in cielo a fare quello che ti riusciva meglio» è il pensiero che gli dedica Orfeo Dargenio. «Non mangeremo mai più le tue torte e i tuoi cannoli... ma nel mio cuore ti ricorderò sempre come un grandissimo artista che ha portato una ventata di Trinacria in questo Veneto nebbioso».
Per l’addio a Casola sono giunti anche i suoi fratelli da Salerno, sua terra d’origine.
Intanto continua a far discutere il passaggio a livello “maledetto” dove il pasticcere è finito risucchiato da un Frecciargento dopo aver attraversato, bici a mano, con le sbarre abbassate. «L’idea di delimitarlo ulteriormente con una grata può essere presa in considerazione» afferma il sindaco Francesco Lunghi dopo la proposta lanciata dal nostro giornale. «Chiaramente però non può essere la soluzione che risolve del tutto il problema. Parlerò al più presto con Chisso per vedere se è possibile sbloccare i lavori previsti con la metropolitana di superficie».
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