Donazione di reni tra due famiglie Doppio trapianto: a Padova e Barcellona

Gli organi dei donatori hanno viaggiato su un volo di linea tra Spagna e Italia: intervento al Centro del professor Rigotti



Scambio di organi fra Italia e Spagna permette il trapianto su due pazienti, uno nell’Azienda ospedaliera Università di Padova, l’altro nella Fondazione Puigvert di Barcellona. Gli organi sono stati trasportati su un volo di linea, risparmiando il classico volo speciale e i relativi costi. Si tratta del secondo trapianto incrociato fra Italia e Spagna e la ventesima catena cross-over avviata che ha consentito 55 trapianti. L’intervento è stato eseguito dal professor Paolo Rigotti, direttore del Centro trapianti di rene e pancreas dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova, con la dottoressa Lucrezia Furian (insieme nella foto).

programma cross-over

Il programma cross-over ha creato una lista dove sono inserite le coppie donatore-ricevente non compatibili» sottolinea il professor Rigotti, «e fra queste si cercano dei match per rendere possibile uno scambio fra coppie. La lista nazionale è stata allargata con il programma Sat (South Alliance for Transplant, ndr) a Francia, Spagna e Portogallo e questo ha consentito ovviamente un maggior numero di possibilità». Proprio all’interno di questo programma è stata trovata la compatibilità incrociata fra la coppia padovana e quella in lista d’attesa a Barcellona. «Noi avevamo una moglie pronta a donare il rene al marito con cui però non c’era compatibilità» conferma Rigotti, «a Barcellona c’era una mamma pronta a donare il rene al figlio non compatibile: di fatto abbiamo scambiato gli organi». Entrambi gli interventi sono andati a buon fine e i due pazienti sono già stati dimessi.

volo di linea

Un aspetto particolare dell’operazione sta nel fatto che gli organi siano stati trasferiti da un Paese all’altro su un volo di linea: «Può sembrare una banalità ma non lo è» rileva il professor Rigotti, «dal momento che questo ha consentito un risparmio di 25 mila euro. Gli interventi sono stati programmati e coordinati tra Padova e Barcellona in modo che non si lavorasse nell’urgenza. I voli, poi, sono stai puntualissimi». Il rene della donatrice spagnola è arrivato a Venezia su un volo della compagnia Vueling che ha ospitato il contenitore isotermico nella cabina di pilotaggio. All’atterraggio gli operatori del Suem 118 di Padova, coordinati dal direttore Andrea Spagna, hanno preso in consegna l’organo e affidato all’equipaggio il rene destinato al paziente di Barcellona. È stato grazie al complesso lavoro organizzativo del Centro nazionale trapianti e del Centro regionale trapianti del Veneto diretto da Giuseppe Feltrin che per la prima volta lo scambio di organi è avvenuto in simultanea e su volo di linea.

padova in prima linea

A fine ottobre si sono concluse con successo le prime due catene su scala nazionale di trapianti in modalità Deck, ovvero una serie di scambi cross-over innescati però da un donatore deceduto. Il protocollo Deck è stato ideato grazie a una sperimentazione del Centro trapianti rene di Padova lo scorso anno. L’èquipe del professor Rigotti da inizio anno ha eseguito 142 trapianti. —



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