Doni: «Rubano significa casa» E investe sulle politiche sociali

Il sindaco uscente Sabrina Doni si ricandida per il suo secondo mandato consecutivo ad amministrare Rubano: 44 anni, laureata in Lingue e letterature straniere, si è occupata di cultura, di didattica museale e di tutela del patrimonio storico-artistico.
«Rubano per me significa casa e sono orgogliosa di aver avuto il privilegio di amministrarla dalla primavera del 2014 ad oggi» scrive Sabrina Doni nell’opuscolo che illustra ai cittadini il suo programma elettorale e le due liste che la sostengono. E «Rubano è la nostra casa» è proprio lo slogan scelto per presentare le otto sezioni del programma.
«Metteremo, come sempre, le persone al primo posto» ha detto Sabrina Doni nel corso della prima presentazione pubblica della sua candidatura e della squadra che l’accompagna. «In un Comune che ha un bilancio di otto milioni di euro, ben tre vengono investiti nelle politiche sociali, in favore delle famiglie, dei giovani, dell’istruzione e dello sport». Il programma punta anche a una casa sicura, che vuol dire un territorio maggiormente controllato da telecamere e dai gruppi di Controllo di vicinato (il Comune ha aderito al protocollo stilato dalla Prefettura per disciplinare il controllo diretto da parte dei cittadini) come pure un territorio sicuro dal punto di vista idraulico.
«Fare il sindaco è un’esperienza incredibile» ha detto ancora Sabrina Doni, «ci sono giorni in cui credi che tutto sia possibile e giorni in cui stringi i pugni per non farti prendere dallo sconforto. Sono fiera di quanto fatto, ma sono consapevole che molto resta ancora da fare. Il lavoro non è finito». In scaletta ha inserito l’ampliamento degli impianti sportivi di via Borromeo (che possano ospitare discipline come tennis e paddle, beach volley, freesbee, skating e skateboarding, arrampicata, atletica) e della scuola primaria di Villaguattera, con la costruzione di laboratori e di una palestra, e l’edificazione di un centro culturale, che ospiti la biblioteca, una sala convegni, un auditorium e anche sale prove e la sede di un’orchestra giovanile, che la squadra auspica possa nascere. «Appoggiamo il passaggio del Grande raccordo anulare nel nostro territorio» prosegue il sindaco uscente, «come soluzione che liberi il traffico dalla trafficata regionale 11, che attraversa il nostro Comune. Dovesse accadere, siccome dovrà passare vicino al parco etnografico, chiederemo l’acquisizione comunale della parte attualmente privata del laghetto quale contributo compensativo. Inoltre, per soddisfare una richiesta pervenuta da diversi genitori, intendiamo allestire all’interno del cimitero uno spazio dedicato ai bambini mai nati».
Due le liste sostengono Doni, le stesse che l’hanno accompagnata cinque anni fa: Vivere Rubano, che ripropone in gran parte gli amministratori uscenti e i candidati che si presentarono nel 2014. Comprende Giovanna Cattelan, Stefania Cavinato, Francesca Dall’aglio, Vittorino Dogo, Stefania Donegà, Roberta Garro, Ermogene Gatto, Lorenzo Rampazzo, Massimo Righetto, Diego Rizzato, Domenico Rossato, Emilio Sacco Panchia, Lorenzo Segato, Diego Serafin, Michela Tasinato e Pierluigi Vergati.
Rubano futura è una lista di giovani. Ne fanno parte Angela Barbiero, Carlo Bottoni, Chiara Buson, Riccardo Fantin, Chiara Franzin, Alessandro Ghirigatto, Massimo Libero, Martina Paccagnella, Mattia Parnigotto, Rossella Piovan, Irene Pirri, Andrea Romanato, Alessandro Sarretta, Lisa Turatello, Andrea Veronese e Edoardo Volpin. —
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