Doping: nei guai anche Popovich, il super-gregario di Armstrong
Il trentenne ucraino, cresciuto nelle squadre dilettanti italiane, è finito nel mirino del sostituto procuratore padovano Benedetto Roberti. Gli uomini della Guardia di finanza hanno sequestrato nella sua abitazione a Quarrata (Pistoia), compresse anonime e hashish, oltre a un pc e materiale informatico

Yaroslav Popovich
PADOVA. Anche il campione Jaroslav Popovich, trentenne ucraino cresciuto nelle squadre dilettanti italiane e ora gregario del fuoriclasse Usa Lance Armstrong, è finito nel mirino del pm-antidoping padovano Benedetto Roberti. Nei giorni scorsi gli uomini della Guardia di finanza hanno sequestrato, nella sua abitazione di Quarrata (Pistoia), compresse anonime e hashish, oltre a un pc e materiale informatico.
Giovedì scorso il pm Roberti ha affidato due consulenze tecniche per svolgere accertamenti sul materiale sequestrato al ciclista: la dottoressa Donata Favretto, dell'Istituto di medicina legale di Padova, dovrà esaminare i medicinali e la sostanza stupefacente recuperata, mentre l'ingegnere Nicola Chemello svolgerà accertamenti sul computer e la documentazione informatica.
Non è un bel periodo per Popovich, già campione del mondo su strada under 23 nel 2001 a Lisbona e medaglia d'argento nell'edizione precedente, passato professionista nel 2002 con la belga Landbouwkre-Colnago dopo una gavetta tutta italiana nei dilettanti, maglia rosa per tre giorni nel 2004 prima di passare all'americana Discovery Channel e vincere la classifica dei giovani al Tour de France, dal 2010 parte del team RadioShack, la neonata squadra creata dal texano Lance Armstrong.
Un mese fa, i pubblici ministeri statunitensi dello stato della California, incaricati di indagare su un presunto consumo di sostanze dopanti che coinvolgerebbe Armstrong stesso, hanno portato Popovich davanti al Tribunale federale di Los Angeles per testimoniare. Ma in Italia da tempo Popovich era tenuto d'occhio dai segugi del pm Roberti, impegnato da anni a contrastare l'abuso di sostanze dopanti che alterano le prestazioni agonistiche e rischiano pure di compromettere la salute degli atleti.
Così, grazie a una serie di soffiate, i militari sono arrivati al ciclista dell'Est che è legato da un profondo rapporto personale e professionale al sette-volte-campione del Tour de France Armstrong, di cui è gregario. E con il quale gareggia fin dal 2005, anno in cui sbarcarono entrambi alla Discovery Channel. Peraltro fino a oggi il nome di Popovich, assistito dall'avvocato Michele Re del foro di Como, non era mai stato associato all'uso di farmaci proibiti.
Fra le tante inchieste avviate sul doping nel ciclismo dal pubblico ministero Benedetto Roberti, c'è anche quella che recentemente ha coinvolto alcuni atleti e dirigenti del mondo della due-ruote, compreso il ciclista colombiano Julian David Giraldo Munoz, ventisettenne ex corridore professionista per Hadimec, tornato a gareggiare per una squadra del suo Paese. L'atleta ha patteggiato 6 mesi di carcere e 3 mila euro di multa. Il pm ha indagato pure il velocista della Lampre-Farnese Alessandro Petacchi, già vincitore di due tappe al Tour de France, sospettato d'aver assunto albumina umana e Pfc (perfluorocarburo), un doping ematico tornato di moda per avere di fatto sostituito l'emoglobina sintetica.
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