Dopo 23 anni don Giorgio lascia il duomo di Piove

PIOVE DI SACCO. Dopo 23 anni monsignor Giorgio Facchin lascia la guida del duomo di San Martino di Piove di Sacco. L’annuncio ai fedeli è stato dato ieri mattina dal pulpito della chiesa, come sempre gremita per la messa domenicale. Don Giorgio, 78 anni, lascerà la parrocchia piovese prima di Pasqua: secondo quanto lui stesso ha riferito, infatti, la prima domenica di quaresima dovrebbe già esserci il passaggio di consegne e alla guida del duomo arriverà il sessantasettenne don Gino Temporin, per quindici anni rettore del Seminario minore di Rubano, chiamato a prendere il suo posto.
La notizia dell’imminente addio di don Giorgio Facchin, molto amato dai fedeli, ha colpito molto la comunità cristiana della città che nel sacerdote ha avuto in tutti questi anni un punto di riferimento importante. Al duomo di San Martino don Giorgio è arrivato il 22 settembre del 1991. Tragitto breve, il suo, quella volta, visto che proveniva dalla vicina parrocchia di Pontelongo. Originario di Vo Euganeo, ultimo di sette fratelli, entrò al Seminario minore di Thiene (Vi) in seconda media. Il suo primo incarico come sacerdote, dopo l’ordinazione nel 1961, fu nella parrocchia padovana di Camin. Nel 1963 don Giorgio è andato in missione in Brasile dove è rimasto fino al 1986 quando è rientrato in Italia ed è stato destinato alla parrocchia di Pontelongo. Tre anni fa, al compimento dei 75 anni, come richiesto dalle norme ecclesiastiche, don Giorgio Facchin ha rimesso il suo mandato nelle mani del vescovo Antonio Mattiazzo, il quale lo ha tuttavia riconfermato monsignore del duomo di Piove di Sacco, di anno in anno fino ad oggi. Se da una parte, quindi, in molti potevano aspettarsi che non sarebbe trascorso ancora molto tempo prima di un avvicendamento, l’annuncio di ieri mattina ha non di meno colto di sorpresa molti parrocchiani.
In questi anni don Giorgio, tuttora molto attivo, ha dato grande impulso all’attività delle associazioni che ruotano attorno alla parrocchia coinvolgendo un numero sempre crescente di persone, grandi e piccole. Con la Caritas, in particolare, ha contribuito a dar vita a numerosi e significativi progetti in aiuto dei più deboli e delle nuove povertà. Un uomo di chiesa vicino anche alle istituzioni civili: con lui è nata la tradizione del confronto fra candidati sindaci prima delle elezioni sui temi cari alla comunità cristiana ma non solo. Don Giorgio Facchin, inoltre, si è sempre molto speso, a fianco dei suoi concittadini e delle amministrazioni comunali che si sono succedute, in difesa dell’ospedale Immacolata Concezione.
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