Dopo cinquant’anni dichiarata fallita la pellicceria Ganzetti
Il tribunale di Padova ha dichiarato fallita la ditta individuale di pellicceria e abbigliamento in pelle guidata da Amedeo Ganzetti (la seduta per lo stato passivo si terrà il 13 settembre). La pellicceria è stata aperta nel 1969 dai coniugi Amedeo e Lorena Sonato Ganzetti. (quest’ultima è deceduta nel 2004, a soli 53 anni). Ha avuto tre sedi: la prima in piazzale stazione, al piano ammezzato del grattacielo Belvedere, quando nel palazzo, di 18 piani, non c’era il degrado attuale. La seconda in centro storico e la terza in via Felice Cavallotti 17, appena dopo piazza Santa Croce. Erano gli anni in cui non c’era ancora la crisi del settore e la pellicceria Ganzetti aveva come clienti quasi tutti i vip della città e signore che venivano anche da fuori regione. Anni ruggenti in cui i Ganzetti organizzavano sfilate di moda non solo al teatro Verdi, ma anche a Roma, Milano-Montenapoleone, Torino, Cortina, Capri-Hotel Quisisana, con viaggi frequenti anche a Londra, Parigi e Tokyo. Tra i clienti più affezionati anche i Monti, gli Zoppas, i Romanin Jacur, i Finotti, i Rossi e anche la mamma di Vittorio Sgarbi. Fece scalpore la festa, organizzata da Paola Mazzuccato, per l’inaugurazione della nuova sede in via Cavallotti con la partecipazione di 300 invitati, tra cui Roberta Morassuti, Donatella Bucceri, Cristina Ometto ed Emilio Briguglio. «In pratica i Ganzetti, assieme ai Chiovato, Tosato e Toson, hanno fatto la storia della pellicceria di Padova», osserva Bruno Grossardi, vicepresidente di Borgo Altinate. «Con il fallimento se n’è andata una fetta della storia dell’economia cittadina». —
Felice Paduano
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