Dopo oltre due mesi l’addio a Paolo Mucci restato senza parenti

ESTE. Il suo funerale sarà celebrato a due mesi e mezzo dalla morte. Solo questa settimana, infatti, sarà possibile dare l’addio a Paolo Mucci, ex professore di diritto morto il 15 marzo all’età di 73 anni. Da quel giorno, dunque da quasi tre mesi, la sua salma era custodita in una delle celle frigorifere dell’obitorio dell’ospedale “Madre Teresa” di Schiavonia. Il motivo? Il docente viveva solo e non è stato possibile rintracciare alcun parente diretto. Il corpo privo di vita del settantatreenne era stato ritrovato il 15 marzo nell’abitazione di via Principe Amedeo, dove l’insegnante viveva da un ventennio dopo essersi trasferito da Padova. Erano stati i condòmini, non vedendolo uscire di casa, a chiedere l’intervento di carabinieri e vigili del fuoco. Mucci, nativo di Monselice, era stato docente di diritto all’alberghiero di Montagnana e poi al Kennedy di Monselice. Dopo la pensione si era dedicato alle sue passioni: viaggi, archeologia e storia naturale. Non era sposato e aveva perso i parenti più vicini negli anni Novanta. I due mesi e mezzo sono serviti al Comune di Este per compiere – vanamente – le ricerche di famigliari ed eredi. In assenza di figure prossime al defunto, l’ente comunale ha avviato la procedura di sepoltura gratuita, che si applica appunto se non ci sono eredi o per cittadini indigenti. È stata fatta gara pubblica a cui hanno partecipato varie onoranze funebri. Il rimborso, qualora non emergessero eredi nemmeno in futuro, sarà chiesto all’eventuale amministratore del patrimonio nominato del giudice tutelare. È in corso una colletta tra ex colleghi, che verrà devoluta al Comune. L’addio al professore verrà dato giovedì alle 16, nella basilica di Santa Maria delle Grazie. La salma sarà tumulata nel cimitero maggiore di Este. (n. c.)
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