Dopo pochi mesi il Conad chiude a Cittadella ed Este

CITTADELLA. A 7 mesi dall’apertura il Conad di Borgo Vicenza, subentrato al Billa, chiude i battenti. E non è l’unico. Il gruppo Sgr di Padova, che controlla il supermercato, ha comunicato ai sindacati che intende lasciare a casa i 34 dipendenti dei punti vendita di Cittadella e di Este tra dicembre e gennaio. «Il 2 settembre la proprietà ci ha avvisato di avere avviato la procedura di mobilità per i dipendenti di Cittadella ed Este», conferma Fabio Paternicò (Uiltucs). «Ho seguito l’anno scorso il travagliato passaggio da Billa a Conad: non fu sicuramente indolore ma, per quanto problematico, aveva almeno garantito l’occupazione». A soffrire furono soprattutto i dipendenti della sede amministrativa e logistica di Carmignano di Brenta.
Ora, una nuova e drammatica doccia fredda: «La comunicazione, arrivata pochi giorni fa, ci ha colti di sorpresa. I vertici del gruppo annunciano l’apertura della procedura di mobilità per 34 lavoratori».
Cittadella è stata aperta a febbraio di quest’anno, Este appena il mese prima. «A detta della proprietà, gli affari non sarebbero andati secondo le previsioni», continua Paternicó. Cittadella non sarebbe una piazza facile, il mercato risulterebbe saturo; secondo il sindacalista Uiltucs sicuramente «lo scenario è complesso e la concorrenza è spietata, quindi sappiamo bene che mantenere il passo con prezzi concorrenziali è difficile. Ma sono e rimango arrabbiatissimo», insiste, «perché non è corretto gettare la spugna così, dopo neanche un anno, annunciando l’apertura della mobilità».
La battaglia sindacale si accenderà nelle prossime settimane per tentare di bloccare la decisione della proprietà di chiudere e licenziare: «L’obiettivo dell’azienda è la chiusura a Este entro il 31 dicembre, mentre a Cittadella è prevista a fine gennaio 2016», conclude Paternicò. Solo un anno fa si cominciavano a vedere gli spiragli di uscita dal lungo braccio di ferro per il passaggio da Billa a Conad. Ora, la crisi e la mancanza di uno spazio adeguato tra i diversi marchi della grande distribuzione a Cittadella ed Este scatena in famiglie già provate nuove incertezze e precarietà.
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