Dottori di ricerca a Padova, occupazione più alta rispetto al resto d’Italia
I dati di Almalaurea: lavorano di più all’estero e la retribuzione media mensile è di 1.782 euro
Dall’analisi Almalaurea i dottori di ricerca dell’Università di Padova risultano aver svolto un periodo di studio e ricerca all’estero in percentuale maggiore rispetto alla media nazionale (61,5% vs 50,6%), e il 38,9% di questi ha dedicato all’attività di ricerca oltre 40 ore settimanali rispetto al 33,1% della media italiana.
In sintesi, su 300 dottori di ricerca del 2021, il 65,2% di essi si iscriverebbe allo stesso corso di dottorato all’Università di Padova.
Per quanto riguarda la condizione occupazionale a un anno dal conseguimento del dottorato di ricerca, per Padova il tasso è del 94,9% rispetto alla media nazionale del 90,9%, con una retribuzione mensile netta in media pari a 1.782 euro.
«Siamo soddisfatti della valutazione dei nostri corsi di dottorato. I dati Almalaurea, infatti, restituiscono un quadro estremamente positivo, come dimostrato, fra l’altro, da un’attrattività in continuo aumento – afferma Massimiliano Zattin, prorettore al dottorato e post lauream –. Ad oggi, più di un iscritto su tre si è laureato in un Ateneo diverso da Padova. Tale attrattività è una diretta conseguenza dell’alta qualità scientifica dei nostri corsi, ben supportati in termini di finanziamento e con spiccata vocazione internazionale. L’elevata efficacia dei nostri corsi è testimoniata anche da un eccellente tasso di occupazione, frutto, come ribadiscono gli intervistati da Almalaurea, di competenze e abilità specifiche acquisite durante il dottorato».
Ancora: retribuzione netta media inferiore di 2 euro; a Padova poi lavorano più nel pubblico che nel privato rispetto al resto d'Italia.
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