Droga dello stupro dall’Olanda a Padova

Il Gbl veniva acquistato come solvente per i mobili e rivenduto come stupefacente: richieste misure cautelari per 9 persone
CESARO -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - CONFERENZA STAMPA IN QUESTURA
CESARO -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - CONFERENZA STAMPA IN QUESTURA

PADOVA. Comprare della droga sintetica dall’Olanda e trasformare il proprio appartamento in una centrale di spaccio, un Gbl-market aperto h24. Per due residenti di Noventa Padovana questo business è durato più di un anno. In vendita, nel loro appartamento, c’era di tutto: cocaina, mefedrone, ma anche e soprattutto Gbl (gamma-butiro-lactone). I due, e i loro clienti, lo chiamavano “prosecco”, o semplicemente “G”: il suo nome più noto, in realtà, è “droga dello stupro”. La sostanza, liquida, arrivava in Italia con una normale spedizione dall’Olanda: è infatti legale acquistare questo prodotto per il restauro dei mobili, certamente non lo è venderlo per altri fini, sballo in primis. Partendo dal mercato illecito della coppia noventana, la Squadra Mobile della Questura di Padova – in collaborazione con i colleghi di Vicenza e Treviso – ha scoperto una fitta rete che arrivava anche a Treviso, Vicenza e Venezia.

Tutto parte a fine 2018 quando la Polizia intercetta B.S., 45enne di Noventa Padovana. L’uomo si dimostra particolarmente attivo nel traffico della droga. Non solo di quella tradizionale, ma anche sintetica. La Procura di Padova (nella figura del pm Benedetto Roberti) autorizza una serie di intercettazioni che smascherano un vero e proprio market della droga in un appartamento di Noventa. Qui il 45enne, assieme al convivente F.L. di 50 anni, vendono in particolare cocaina, mefedrone e Gbl, la cosiddetta “droga dello stupro”. Il primo reperiva clienti attraverso varie chat, il secondo si promuoveva in alcuni locali di Padova. Per i due sono state richieste delle misure cautelari, non ancora confermate dal Riesame.

Mefedrone (droga simile alla cocaina) e Gbl arrivavano ai due dall’Olanda. La coppia ne ordinava 5-6 litri alla volta, peraltro senza grandi difficoltà. Il Gbl, infatti, può essere utilizzato come solvente nel restauro dei mobili: dichiarando questo impiego, l’acquisto è lecito. Il guadagno era decisamente notevole: il liquido veniva acquistato a 100 euro al litro e veniva rivenduto a 1.000. Guadagno netto: 900 euro. Il Gbl veniva venduto a 1 euro al millilitro.

Nel tracciare le spedizioni dall’Olanda, gli uomini dell’Antidroga hanno scoperchiato un vero business regionale. Flaconi di Gbl e pacchetti di mefedrone erano infatti ordinati e rivenduti come droga anche da altri soggetti: A.B., 32enne di Conegliano (che acquistava e vendeva mefedrone), quindi due vicentini, il 47enne E.B. (rintracciato con la sostanza in un sexy-shop, e che oltre al Gbl smerciava anche Cialis, Viagra e Kamagra) e un istruttore di fitness di 53 anni, M.V., che chiamava le droghe con i nomi di “vitamine G e C”. Per questi tre è stato disposto nei giorni scorsi l’obbligo di dimora. In carcere è invece finito Imed Nasri, tunisino di 37 anni, ritenuto l’uomo che riforniva di cocaina l’appartamento di Noventa Padovana. Misure cautelari – ma anche in questo caso si attende l’esito del Riesame – sono state richieste per altri venditori di droghe sintetiche: un 60enne di Fossò (le iniziali sono V.F.), un albanese di 37 anni di Grumolo delle Abbadesse (S.H.) e N.B., 34 anni di Ponzano Veneto, che si faceva spedire il Gbl nell’abitazione dei propri genitori. Nel corso delle indagini la Polizia ha sequestrato, tra le altre cose, 7 litri di Gbl, ma il commercio reale ha avuto ben altri volumi. –


 

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