Droni in volo sulle rive del Brenta per misurare la febbre a distanza

Silvia Bergamin / CITTADELLA
Non si abbassa la guardia e si alzano i droni. Anche per misurare a distanza la temperatira corporea e le targhe delle auto.
La tecnologia scende in campo per contrastare il rischio di un riacutizzarsi del contagio del virus, la battaglia contro il Covid-19 non è ancora concluso e la polizia locale degli otto comuni del distretto PD1A di Cittadella sarà a vigilare in Brenta fra Pasqua e Pasquetta. Già da domani verranno effettuati i primi test. A coordinare le operazione è il vice commissario Gledis Sambugaro, responsabile del servizio, che ha avuto l’idea di monitorare il territorio con gli oggetti volanti. «In particolare, nel giorno di Pasquetta, sorvegliata speciale sarà tutta l’area verde del Parco del Brenta, tra Fontaniva e Santa Croce Bigolina, meta di numerosi ragazzi e famiglie», osserva il coordinatore dei vigili. Il bel tempo e lo stress da quarantena potrebbe spingere soprattutto i giovanissimi a trasgredire le regole e a cercare un po’ di libertà, verde e spazi aperti in riva al fiume. Ma si tratta di comportamenti vietati, è più che concreto il rischio di dover pagare multe salate per violazioni delle disposizioni della presidenza del Consiglio dei ministri e delle ordinanze della Regione Veneto. «Ci interessa fare prevenzione, e non repressione», osserva Sambugaro, che invita tutti «ad avere senso di responsabilità». Con gli agenti – che saranno presenti con tre pattuglie al mattino di Pasquetta ed altrettante nel pomeriggio – ci saranno anche dei piloti professionisti che effettueranno dei monitoraggi aerei con l’ausilio di droni professionali. «Si tratta di apparecchiature di ultima generazione, autorizzate Enac per le operazioni più critiche», aggiunge il vice commissario. Da un punto di vista tecnico, i droni sono dotati di un sistema di pilotaggio automatico: nel loro software “gira” Google Maps, e quindi si muovono senza bisogno di un supporto da terra; producono video di alta qualità ed hanno un raggio operativo di quattro chilometri; si possono alzare in volo fino a 2. 500 metri di altezza, raggiungono una velocità di oltre 90 chilometri orari, arrivano a fotografare le targhe.
«Avevo visto questa possibilità nelle circolari che abbiamo ricevuto», spiega Sambugaro, «e quindi ci siamo attivati, chiedendo le autorizzazioni necessarie alla Questura, che ci ha dato il via libera. La ditta che ci ha fornito i due droni era ben felice di collaborare». Sarà possibile testare la presenza di persone anche durante la notte, in assenza di visibilità e luce solare: «I droni sono dotati di termografia aerea di precisione adatta a rilevare la temperatura corporea delle persone nel raggio d’azione: c’era la tradizione di prepararsi le tende qualche giorno prima, ma quest’anno non si può fare». Saranno attivi anche i volontari della Protezione civile che inviteranno le persone a rimanere a casa e festeggiare tra le mura domestiche. —
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