Due Carrare, sequestrate serre realizzate con rifiuti

Operazione della  Guardia di Finanza di Venezia: denunciati i resposabili dei lavori, sequetrata un'area di 32mila metri quadri

DUE CARRARE. Secondo la Guardia di Finanza di Venezia e l’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpav) il materiale di sottofondo usato dalla impresa edile che sta costruendo delle serre in via Nespollari, nel comune di Due Carrare, per conto dell’azienda orto-florovivaistica dei fratelli Carlo e Gianni Simonato, sarebbe privo di certificazione attestante la qualità. Pertanto rifiuto da considerare non impiegabile per riporti di terreno. Dai controlli eseguiti dai finanzieri del reparto operativo aereonavale di Venezia, che si sono accorti dell’attività di movimentazione di terra nella zona tra Ponte di Riva e Cagnola durante un volo di ricognizione in elicottero, è emerso che il sottofondo di una parte del nuovo vivaio sarebbe composto, come si legge in un comunicato della Guardia di Finanza, “da rifiuti inerti provenienti da demolizioni”.

L’intera area circa 32.000 metri quadrati è stata sequestrata su disposizione dell’autorità giudiziaria. I rappresentanti legali della ditta committente dei lavori e di quella appaltatrice sono stati denunciati per gestione di rifiuti non autorizzata.

“Prima di procedere all’eventuale bonifica del terreno verranno eseguiti ulteriori accertamenti per stabilire l’esatta composizione dei rifiuti sversati”, si legge nella nota della Guardia di Finanza.

“Sono a conoscenza del problema da un paio di mesi, rivela il sindaco di Due Carrare, Sergio Vason. I funzionari dell’ufficio tecnico comunale hanno eseguito alcuni sopralluoghi con i tecnici dell’Arpav. Per il momento non posso dire altro. Prima di pronunciarmi sulla questione attendo ulteriori notizie da parte di chi sta verificando di che tipo di rifiuto si tratta. Se provoca danno ambientale oppure no. Posso solo dire che l’azienda florovivaistica del fratelli Simonato, che ha sede in via Vò di Placca, è presente sul nostro territorio da diversi anni e lavora anche nel campo del biologico. Sull’area di via Nespollari, che ha acquistato di recente dalla famiglia di un agricoltore deceduto, la ditta ha presentato un regolare progetto per la realizzazione di numerose serre, che il comune ha regolarmente autorizzato”. Il legale della azienda Simonato, l’avvocato Salvatore Arcidiacono, evidenzia che per ora si tratta di un’ipotesi investigativa. “Tra qualche giorno, afferma il legale, saranno prelevati dei campioni di materiale per capirne l’esatta composizione. Nel contratto d’appalto con l’impresa edile Carlo e Gianni Simonato hanno preteso fosse presente la clausola che di tutti materiali usati nella realizzazione delle serre sia garantita la provenienza e che rientrino nelle disposizioni di legge in materia ambientale”.

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