Due case per i ragazzi down «Adesso viviamo da soli»

«Lo sai che ho le chiavi di casa nello zaino?». In questa domanda entusiasta c’è il futuro e il mondo intero di un ragazzo down e di altri giovanissimi coetanei del progetto “Mettiamo su casa”. Le loro case, inaugurate ieri in via Agnusdei, hanno perfino un nome: casa Antenore e casa Petrarca. Grazie a questi due appartamenti nove ragazzi, due gruppi (uno da cinque ragazze e l’altro composto da quattro, due maschi e due femmine), tutti con disabilità intellettiva, appartenenti all’Associazione Down Dadi, si sono sganciati dai propri nidi familiari per volare da soli, nelle loro case.
si può fare
È un sogno che si realizza per loro, un traguardo straordinario per il gruppo Down Dadi. Quello che questo modello virtuoso di indipendenza ed autonomia insegna è molto semplice: si può fare. «Oggi festeggiamo il grande passo dei primi due gruppi che, dopo il lungo percorso di autonomia nelle case palestra del Gruppo Down Dadi, hanno raggiunto il loro traguardo e andranno ad abitare nella loro nuova casa dove realizzare la propria vita», conferma Patrizia Tolot, presidentessa dell’Associazione.
tutto vicino
La posizione, in pieno centro, è vicina ad un altro bellissimo progetto di Down Dadi, “SlowDown Santa Sofia”, un piccolo hotel che grazie alla ristrutturazione appena iniziata di una parte del palazzo di Santa Sofia, permetterà ai ragazzi di agganciare alla parte abitativa anche la parte occupazionale. «Il tutto», aggiunge Tolot, «avverrà in un intreccio continuo di relazioni e rapporti che toglierà la persona con disabilità da una connotazione di “protezione assistita”».
due case, due progetti
Casa Antenore non si chiama così a caso: porta il nome (e il logo) dell’azienda che l’ha “adottata” contribuendo al grande progetto di sgancio. Casa Petrarca ha invece uno spazio libero, giusto quello di una targa, per accogliere il nome di un sostenitore speciale che potrebbe legare il suo nome ad un progetto sociale unico. Per chi vuole effettuare donazioni: Fondazione Vite Vere Down D. A. D. I. – Onlus IBAN: IT 14 G 08452 12100 03013 00447 51 (Banca Annia). «A oggi tutti i progetti del Gruppo Down Dadi in quanto altamente innovativi non possono purtroppo contare su alcun finanziamento pubblico», spiega Tolot. «Si sostengono con il contributo delle famiglie delle persone con disabilità e con le iniziative portate avanti dalla Fondazione Vite Vere Down Dadi. Non è facile, ma i traguardi raggiunti ci rendono determinati a continuare perché la vita di questi ragazzi possa essere all’insegna della massima visibilità, da veri cittadini inseriti nel tessuto sociale della comunità, in mezzo alla gente e nei luoghi della vita vera».
avanti
Adesso si guarda alla prossima Giornata Mondiale della sindrome di Down (21 marzo, primo giorno di primavera), consapevoli che il “sistema Down Dadi” funziona. I ragazzi vengono accompagnati fin dall’adolescenza, l’obiettivo è scolpito nelle fatiche e negli affanni di mamme e papà che amano con determinata consapevolezza: far raggiungere ai propri figli una vita attiva ed integrata nel contesto sociale cittadino. —
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