Due occhi azzurri che guardano davvero

Fulvio Ervas è nato sotto il segno del leone nell’entroterra veneziano, qualche decina d’anni fa. Ha gli occhi molto azzurri e li usa davvero per guardare: lo affascinano le particelle elementari, i frutti selvatici e tutti gli animali. Diventa un insegnante di scienze naturali, di quelli che progettano orti zodiacali nel giardino della scuola. Nelle ore libere, tre campi magnetici lo contendono: i funghi da cercare, l’orto da coltivare, le storie da raccontare. I funghi non sono mai abbastanza, il suo orto è sontuoso e di romanzi ormai ne ha scritti dieci: sei hanno come protagonista l’ispettore Stucky, mezzo persiano e mezzo veneziano (Commesse di Treviso, Pinguini arrosto, Buffalo Bill a Venezia, Finché c’è prosecco c'è speranza, L’amore è idrosolubile, Si fa presto a dire Adriatico), La lotteria parla di balene, Follia docente dell’amata scuola e Succulente della perdita. “Se ti abbraccio non aver paura”, che racconta il viaggio in moto per le Americhe di un padre con il figlio autistico, ha vinto il Premio Anima e il Premio Viadana giovani, è stato proclamato Libro dell’anno 2012 dagli ascoltatori di Fahrenheit Rai Radio3, è stato tradotto in otto lingue e ha dominato a lungo le classifiche dei libri più venduti.
Così si presenta lo scrittore Ervas ai suoi lettori; nel dettaglio, ha 59 anni e abita a Istrana.
Il suo ultimo libro, scritto dopo lo straordinario successo di “Se ti abbraccio non avere paura”, è “Si fa presto a dire Adriatico”. I suoi libri sono pubblicati da Marcos y Marcos.
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