Due ore al telefono per prenotare una visita E' l'agonia dei pazienti
PADOVA.
Il tempo è denaro si dice. Ma se è così quanto «costa» stare al telefono quasi due ore per poter prenotare una visita con l'impegnativa al call center del Cup dell'ospedale? Il servizio per Usl 16 e Azienda ospedaliera è unificato. Le prenotazioni telefoniche possono essere fatte comodamente a casa telefonando al numero
840000664.
Ieri un lettore raccontava alle lettere del mattino quanto gli era accaduto: «Non è malasanità rimanere al telefono un'ora e 15 minuti per prenotare una visita che andrai a fare tra un anno? Questa a mio avviso non è malasanità, ma pura follia. E' gestire in modo demenziale il rapporto tra ospedale e cittadini» scriveva. Ha detto la verità sui tempi? Sì. Anzi poteva pure capitargli di peggio. La prova è stata fatta ieri pomeriggio. Un lunedì qualsiasi. Chiamando il call center una voce invita a rimanere in linea per non perdere la priorità acquisita: l'utente viene informato che il costo della chiamata è di una telefonata urbana, indipendentemente dal tempo che si rimane in linea. Come dire, stare al telefono due minuti equivale, in termini di costi a stare due ore con la cornetta in mano. Una voce registrata informa l'utente del tempo d'attesa stimato perché si venga messi in contatto con l'operatore e si possa quindi prenotare la visita. Nella prima telefonata, alle 12.45 il tempo d'attesa è di 1 ora e 16 minuti. Alle 13.02 il tempo sale a 1 ora 44 minuti, alle 13,37 si scende a 58 minuti, alle 15.05 è il momento migliore: in 30 minuti si parla con un addetto. Un'ora più tardi, alle 16.04 si ritorna ad attendere 1 ora e 43 minuti. Alle 16.59, un minuto prima che si chiuda il servizio giornaliero del call center (7.30 - 17) l'attesa è di 1 ora e 27 minuti. Stare al telefono un'ora o se va peggio due o di più è un fastidio anche per chi ha mezza giornata libera visto che se non rimane in linea riparte da zero, sperando che gli vada meglio. Figurarsi per chi è al lavoro o è comunque impegnato: oltre al disagio di rimanere incollato alla cornetta c'è pure il rischio di scaricare il cellulare. La Regione Veneto controlla con severità i tempi d'attesa per le visite, pretendendo attese non da Terzo mondo. La richiesta ovvia degli utenti è che si riducano le attese che inducono molti pazienti a rinunciare alla prenotazione telefonica. Se poi si aggiunge che capita di aspettare un paio d'ore per prenotare una visita tra un anno, la misura è colma. Con più addetti che rispondono l'attesa si riduce. Ma il risparmio è la parola d'ordine.
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