Due ragazze del Fanoli in caserma restaurano lo stemma dell’Arma

Le studentesse hanno vissuto una settimana con i militari Il capitano: «Così promuoviamo la cultura della legalità»
Silvia Bergamin

CITTADELLA

L’arte delle studentesse del Fanoli restituisce nuovo smalto all’Araldico dell’Arma all’ingresso della caserma dei carabinieri di Cittadella. Realizzato in ceramica e posizionato nel 2012, lo stemma è rimasto a lungo esposto alle intemperie ed aveva bisogno di un restyling. Le studentesse – armate di vernici acriliche e fissante – hanno ridato nuova vita al blasone, che ora i visitatori potranno ammirare nella sua originale bellezza.

Le artiste sono Silvia Briotto, 18 anni, di Galliera, e Giulia Ferronato, 17enne di Villa del Conte; a seguirle è stato il loro prof di discipline pittoriche Graziello Pellizzari, entrambe frequentano la 4D del liceo artistico Fanoli guidato dal preside Roberto Turetta. Nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro hanno sviluppato il progetto, è stata la loro prima esperienza: «Andare dai carabinieri è stata una sorpresa, rivelatasi davvero interessante», raccontano le giovani, «abbiamo incontrato un’ospitalità meravigliosa, sono stati tutti molto gentili. Abbiamo vissuto la vita di caserma, pranzato con loro in mensa, lavorando dalle 8.30 alle 16.30».

Due studentesse eccellenti, entrambe con una media del 9. Soddisfatto il capitano Andrea Pezzo: «Il lavoro è durato dal 7 giugno a ieri, le ragazze hanno utilizzato i materiali messi a disposizione da “Il Centro del Colore” di Cittadella”, pregevole il restauro dello stemma araldico nello spazio verde dell’ingresso pedonale. La convenzione, stipulata tra l’Istituto scolastico e l’Arma, fa parte di un progetto promosso da anni dal Comando generale sulla “cultura della legalità”». «L’obiettivo», conclude l’ufficiale, «è offrire a tutti gli studenti un’occasione di confronto, di dialogo e di conoscenza dell’Arma favorendo comportamenti orientati al rispetto delle regole di convivenza civile» . Il luogotenente Renato Lago ha coordinato l’accoglienza. Ora le liceali potranno condividere coi coetanei quanto appreso sull’attività svolta dai carabinieri sul territorio, come ad esempio l’orientamento professionale all’uscita dal percorso scolastico. —





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