Due schede, si vota solo domani

Due schede elettorali, una azzurra per le Comunali e una marrone per le Europee. Una sola giornata, domani, per poter votare con urne aperte dalle 7 alle 23. È in programma domani l’election day che vedrà 61 Comuni tra Padova e provincia chiamati a rinnovare sindaci e consigli comunali. La tornata amministrativa coincide con le elezioni Europee, con il Veneto che fa parte della circoscrizione Nordest con Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna. Lo spoglio del voto per Strasburgo inizierà alle 23 di domani. Per lo scrutinio delle Comunali, invece, l’appuntamento è fissato alle ore 14 di lunedì.
Non solo Padova. Quello che va in scena nella città del Santo (dove al censimento del 2011 i residenti ammontavano a 207.245) è, per importanza, il terzo scontro, tra i Comuni capoluogo, dopo quelli che si vivono a Firenze (366.039) e a Bari (313.213). Sono sessantuno (su un totale 345 in Veneto) i Comuni padovani che scelgono il loro nuovo primo cittadino: cinque sono ricompresi nella fascia fino a cinquemila abitanti; 18 nella fascia tra cinque e diecimila abitanti; cinque sono collocati nell’intervallo dieci-quindicimila abitanti: cinque (oltre a Padova, Selvazzano Dentro, 22.145 abitanti; Monselice, 17.415; Cadoneghe, 15.964; Rubano, 15.669) superano i quindicimila residenti e quindi, in teoria, potrebbero andare al ballottaggio previsto per domenica 8 giugno.
Serve la tessera. Per poter esercitare il proprio diritto di voto l’elettore deve esibire, oltre a un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale personale, che nel 2000, quando ministro dell’Interno era Enzo Bianco, ha preso il posto del certificato elettorale. Nel 2002 l’allora ministro Claudio Scajola promise che la tessera elettorale sarebbe stata sostituita da “un uovo di Colombo”.
Come si vota nei Comuni sopra i 15 mila abitanti. L’elettore potrà esprimere il proprio voto per una delle liste con cui è collegato il candidato sindaco prescelto; il voto sarà valido sia per la lista che per il candidato sindaco. L’elettore può pure votare per un candidato sindaco e tracciare una croce sul contrassegno di una delle liste collegate (anche in questo caso il voto sarà valido per il candidato sindaco e per la lista collegata). Esiste anche la possibilità del voto disgiunto: ovvero si può votare per un candidato sindaco e per una lista non collegata. È inoltre ammesso votare un candidato sindaco senza indicare alcuna lista collegata.
Le preferenze per i candidati consiglieri. Le preferenze devono essere espresse solo per candidati compresi nella lista prescelta. Ogni elettore non può esprimere più di due voti di preferenza. Se ne esprime due, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento delle seconda preferenza.
Come si vota nei Comuni sino a 15 mila abitanti. La croce sul contrassegno di lista è valida sia per la lista che per il candidato alla carica di sindaco ad essa collegato. Per quanto riguarda le preferenze, è possibile scegliere solo candidati a consigliere comunale compresi nella lista votata. Nei Comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti ogni elettore può esprimere un solo voto di preferenza. Nei Comuni con popolazione compresa tra cinquemila e quindicimila abitanti ogni elettore può manifestare non più di due preferenze; se ne esprime due, devono essere di sesso diverso.
Come si vota alle Europee. Si possono esprimere fino a tre preferenze. Nel caso in cui ne vengano espresse tre, devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della terza preferenza.
Claudio Baccarin
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova