Duomo, il vescovo sceglie il reggente

Verso la nomina del successore di monsignor Temporin  che il 22 aprile sarà a Piove per salutare i parrocchiani 

PIOVE DI SACCO. Se il nuovo sindaco lo dovranno eleggere tra un paio di mesi i cittadini, spetterà invece al vescovo di Padova Claudio Cipolla nominare il nuovo reggente della parrocchia del Duomo dopo le improvvise dimissioni delle scorse settimane di monsignor Gino Temporin. Lo farà quanto prima, come ha annunciato lui stesso il giorno di Pasqua quando, tra la sorpresa generale, ha fatto visita alla comunità piovese per celebrare la messa. In attesa della nomina la Diocesi aveva comunque annunciato la decisione del vescovo Claudio di nominare don Giorgio De Checchi amministratore parrocchiale e don Giuliano Miotto, vicario parrocchiale, “incaricato della gestione ordinaria della vita pastorale e liturgica”.

Durante la Quaresima don Gino, da quattro anni al timone della parrocchia cittadina, aveva chiesto al vescovo un periodo di riflessione trovando rifugio nella parrocchia di Arsiè, tra le montagne bellunesi. Riflessioni che, dopo qualche giorno, lo hanno portato alle dimissioni. «Don Gino» aveva spiegato il vicario generale della Diocesi, monsignor Giuliano Zatti, incontrando in patronato il Coordinamento Pastorale Parrocchiale e il Consiglio Pastorale per la Gestione dei Beni «si è allontanato a causa di un affaticamento. In questi giorni ha avuto modo di riposare, ma anche di riflettere sul suo impegno pastorale in una realtà che avverte come troppo grande e complessa. Ha maturato così la decisione di presentare le sue dimissioni. La decisione maturata non ha nulla a che vedere con il procedimento penale ancora in corso a suo carico, anche se questo ha inevitabilmente contribuito ad acuire una particolare situazione personale».

Don Gino la sua scelta l’ha poi spiegata ai sui parrocchiani con una lettera fatta leggere dall’altare durante le celebrazioni. «Mi spiace molto» ha scritto «lasciare la parrocchia dove ho lavorato volentieri per quattro anni, con la collaborazione di tanti preti e laici ai quali sono riconoscente. D’altra parte, ho sentito anche il peso di una parrocchia molto impegnativa e, soprattutto sotto il profilo amministrativo, mi sono sentito spesso inadeguato. Per questo ho chiesto al vescovo Claudio un compito meno gravoso e lo ringrazio per la disponibilità a farsi carico di questa nuova situazione. Al momento mi trovo nell’Unità pastorale di Arsiè dove un solo prete si trova a sostenere e seguire sette parrocchie. Lo aiuto volentieri e sento che qui posso lavorare più serenamente, trovando anche dei tempi prolungati per la preghiera e per lo studio. In una delle domeniche del tempo pasquale sarò molto contento di venire a Piove per salutarvi e celebrare con voi l’eucaristia». Un saluto che è stato fissato per il pomeriggio di domenica 22 aprile.

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