Duomo, scorribande notturne e ora arrivano anche i vandali

L’allarme
Bande di giovani senza scrupoli tornano a colpire la zona del Duomo con vandalismi e imbrattamenti.
Non è stato un weekend tranquillo per la cattedrale e le vie limitrofe. Molti cartelli stradali sono stati coperti da scritte realizzate con bombolette spray, così come diversi cancelli in via Arco Vallaresso. Perfino il murales di Kenny Random, che si trova proprio in via Dietro Duomo, è stato sfregiato con delle corna in testa. Ma non solo. Qualcuno ha pensato addirittura di sradicare dal cemento uno dei paletti di ferro che si trovano davanti all’entrata della curia. «Credo l’abbiano usato per colpire ripetutamente il portone. Poi, dopo essersi divertiti in questo modo, l’hanno abbandonato a terra», racconta il geometra Alberto Gobbo, che si occupa ora di risistemare il danneggiamento. «Purtroppo la notte questa zona è fuori controllo. Basta venire in piazza una mattina alle 5.30, prima che passino i netturbini, per vedere cosa lasciano a terra, all’interno delle nicchie, sui muri, queste persone».
Il problema è ben noto. Il parroco, don Maurizio Brasson, più volte si è lamentato di quello che accade quando va giù il sole. Alcune volte, esausto, è andato lui stesso, non senza paura, ad affrontare questi gruppetti di ragazzini ribelli, ma il risultato è stato nullo. Il Comune, che anche in questo caso è stato avvisato, ha già annunciato di voler correre ai ripari per la zona del Duomo.
Entro la fine di luglio, ha detto recentemente l’assessore Andrea Colasio, piazza del Duomo avrà nuove luci, sia per valorizzare l’aspetto monumentale della basilica, ma soprattutto per battere il degrado. Troppi maleducati, troppi gruppi di giovani senza alcun controllo, e anche troppi pusher rovinano un gioiello di architettura in pieno cento città.
Per questo motivo lo stesso sindaco Sergio Giordani si è rivolto a HeraLuce, che ha già curato un analogo progetto di (re)illuminazione, quello della Basilica del Santo.
«È una cosa folle, non possiamo permetterci che un sito dell’Unesco come questo sia fuori controllo. È intollerabile che uno dei salotti della città debba essere vittima della ribellione patologica di gruppi di ragazzini, a volte anche di seconda generazione», ha detto l’assessore Colasio che, già prima dell’emergenza coronavirus, insieme a don Maurizio Brasson e ad alcuni funzionari di HeraLuce si era recato sul posto per effettuare un sopralluogo e decidere dove installare i nuovi punti di illuminazione.
Subito erano stati individuati i punti critici che ancora oggi sono in penombra. Tra questi, ci sono l’area del Battistero, i portici di palazzo Monte di Pietà, ma anche alcuni angoli sul retro in via Dietro Duomo. E così, dopo uno studio accurato, è stato deciso il posizionamento delle luci. Ora non manca che installarle. Le luci saranno posizionate sull’arco Vallaresso, sul lato sinistro della facciata e anche davanti agli ingressi posteriori della cattedrale che, spesso e volentieri, nella notte diventano degli orinatoi a cielo aperto. Inoltre per garantire un maggiore controllo della zona e di chi la frequenta, specialmente dal tramonto in poi, il Comune ha deciso che saranno installate anche delle nuove telecamere di videosorveglianza. —
Alice Ferretti
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