Dynamic Jeans non paga 35 aziende al collasso

CAMPODORO. 35 imprenditori disperati e sul piede di guerra per i crediti vantati nei confronti della Dynamic Jeans Manifatture Srl, l’azienda di abbigliamento di via Palazzon 46/C, a cui fanno capo le label Take-Two e Take-Two Teen. Hanno lavorato da tempo, mettendoci risorse, mezzi e personale, senza essere pagati. C’è chi avanza 10-15.000 euro, chi di 80.000 e chi addirittura 200.000 euro. Messi tutti insieme, si tratta di circa 4 milioni da pagare ai terzisti. Si tratta per lo più di aziende della zona, dell’Alta e della Bassa Padovana e del Basso Veneziano, già alle prese con la crisi del mercato. Hanno continuato a lavorare contando sulle rassicurazioni della precedente proprietà, ma ora che la Dynamic Jeans è stata acquisita da un nuovo gruppo, si trovano in ginocchio. Il nuovo amministratore unico, Franco Nicolussi Zaiga, a fine maggio, ha inviato una lettera ai creditori comunicando i nuovi vertici e la decisione di presentare istanza per il concordato in bianco. Una procedura che consente all’azienda di evitare decreti ingiuntivi o azioni aggressive come i pignoramenti. La Dynamic Jeans chiede tempo per inquadrare la situazione, riservandosi di «presentare la proposta dopo aver ricostruito l’esatta posizione debitoria e creditoria della società». Una mazzata per le aziende di confezioni, taglio e lavanderie, che hanno lavorato per la Dynamic, seriamente preoccupate di non vedere più nulla. «Se va bene» incalza, a nome di tutti, il titolare delle confezioni Ferretto Rolando di Codevigo «arriveremo a recuperare sì e no il 10-20%. Intanto loro vendono tutto, spostano il grosso dell’attività in Pakistan. Siamo disperati. Io, come molti altri, ho dovuto chiudere. Dobbiamo lasciar a casa dipendenti o avviare la cassa integrazione. Ci siamo fidati per 30 anni dell’ex amministratore Giancarlo Bigotto, che con una pacca sulla spalla ci diceva sempre «finchè ci sono, non dovete temere». Ma ora che non c’è più chi ci dà una mano? Non riusciamo a parlare con nessuno, manca completamente la comunicazione e ci sentiamo presi in giro.» La Dynamic nel 2005 aveva un fatturato di 55 milioni di euro, 95 dipendenti, ora ridotti a neanche 30, e con l’indotto dava lavoro a oltre 500 persone. Poi sono subentrate le difficoltà legate alla recessione generale. «L’azienda è entrata in crisi» spiega l’ex amministratore Bigotto «Era a un passo dal fallimento. È subentrata la nuova proprietà, che si è impegnata a portare avanti l’attività acquisendo debiti e crediti. Comprendo lo stato d’animo delle imprese che attendono le loro spettanze e mi sento ancora una volta di rassicurarli. Sono fiducioso dell’impegno del nuovo amministratore Nicolussi, che è una persona seria e capace».
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