È Alfredo Trento il cardiochirurgo dei divi di Hollywood

La carriera del medico di Santa Croce Bigolina Tra i suoi pazienti anche Liz Taylor e Gregory Peck
Di Roberto Bo

Se provate a sfiorare il tasto gossip lui cambierà subito discorso, nel rispetto più totale della privacy dei pazienti. Del resto quando alcuni giorni fa è arrivato a Mantova ha chiesto di non fare domande sull’argomento e di tenere un basso profilo. Ma negli ambienti medici internazionali e soprattutto nel dorato mondo del cinema targato Usa tutti sanno che sotto quel camice bianco c’è lui, il cardiochirurgo più richiesto dai divi di Hollywood con casa o villa a Beverly Hills.

Tra i suoi pazienti anche attori del calibro di Liz Taylor e Gregory Peck, oltre ad alcuni tra i più importanti registi americani. Il dottor Alfredo Trento, originario di Santa Croce Bigolina, primario di chirurgia cardiotoracica al famosissimo Cedear-Sinai Medical Center di Beverly Hills, ha trascorso alcuni giorni al Carlo Poma di Mantova per assistere a due interventi eseguiti dall’equipe di cardiochirurgia diretta dal primario Manfredo Rambaldini. Il dottor Trento, che vive e lavora negli Usa da 35 anni, è volato a Mantova per apprendere e affinare la tecnica di impianto di protesi valvolare cardiaca aortica senza suture associata all’anestesia epidurale, che il dottor Rambaldini (tra i primi a livello internazionale) ha già eseguito con successo al Poma su 45 pazienti. In Europa l’impianto di protesi aortica Perceval è infatti autorizzato da circa un anno e mezzo, mentre negli Usa si attende il via libera delle autorità sanitarie previsto nei primi mesi del 2013.

Il 20 novembre al Poma sono stati operati due ultraottantenni, due importanti momenti formativi per il cardiochirurgo di Beverly Hills che così potrà presto esportare la tecnica di Rambaldini anche negli Stati Uniti. Pochi giorni dopo, per lo stesso motivo, è sbarcato al Poma anche un altro famoso medico. Dalla California all’Arabia Saudita: all’ospedale mantovano è arrivato anche il professor Adel Abdulkader Tash, primario del Cardiac Surgery al King Abdulla di Makkah Saudi.

Tornando al collega “americano”, Alfredo Trento, di origini padovane, si è laureato all'Università di Padova e ha completato i suoi studi al Massachussets Medical Center e alla University of Pittsburgh School of Medicine. Svolge attività di docenza in Chirurgia e ha concentrato la maggior parte dei suoi studi sui trapianti di cuore e polmoni e sugli interventi cardiochirurgici. Nell'ospedale di Berverly Hills ha sottoposto a intervento chirurgico anche diversi personaggi del mondo dello spettacolo. Tanti vip, «Ma tanto» taglia corto, «anche se me lo chiedete non vi dirò mai chi». «Quella applicata a Mantova» spiega il cardiochirurgo, «è una metodica molto buona e innovativa. La protesi applicata, associata all'anestesia epidurale, rappresenta un passo avanti per la prognosi del paziente e il collega Manfredo Rambaldini è decisamente bravo».

Il dottor Trento, casa a Malibù che confina con quella di Cher e di Mira Sorvino, torna in Italia due o tre volte l'anno e non nasconde la sua nostalgia per il suo paese d’origine. L'ospedale di Beverly Hills conta 10mila dipendenti, mille posti letto, 120 posti di rianimazione, 24 posti di rianimazione cardiochirurgica e registra mille interventi l'anno.

Da lì sono passati, per varie vicissitudini, tantissimi divi di Hollywood e lì nel 1998 in una stanza si spense per sempre anche la voce di Frank Sinatra.

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