E Bassi (ex sala corse) attacca «Io ho chiuso, il degrado resta»

«Se la mia sala scommesse era il fulcro del degrado in stazione, perché a tre anni dalla chiusura il problema persiste e aumenta?». Sandro Bassi, ex titolare dell’agenzia ippica, non ci sta. Tramite il suo legale Giorgio Ronzani, il bolognese – 76 anni di cui cinquanta passati alla guida di un impero nel modo dell’azzardo – vuole chiedere un risarcimento a tutti quelli « che hanno concorso al fallimento della Società Agenzia Ippica di Padova Srl». Un luogo che ha fatto la storia delle scommesse padovane, dagli anni Sessanta in via Breda fino alla sede in piazzale Stazione, che nell’88 ha visto una maestosa inaugurazione tenuta a battesimo da Alba Parietti.
Lo stabile al civico 4 di quella che oggi è via Norma Cossetto è lo stesso in cui ora ha sede Kfc e la recente scelta di eliminare il plateatico a causa dei troppi spacciatori è stata la molla che ha fatto scattare Bassi. «Fino al 2000 non abbiamo mai avuto problemi, poi la stazione è diventata una sacca di degrado e ho dovuto assumere quattro addetti alla sicurezza. Dall’epoca del sindaco Destro passando per Ivo Rossi e culminando con le ordinanze Bitonci sono diventato bersaglio di continui avvisi e “inviti” a sloggiare. Una persecuzione andata avanti con visite quotidiane della polizia locale» spiega l’ex gestore.
Nel 2015 ha chiesto la risoluzione anticipata del contratto di locazione a Saicom, proprietaria dell’immobile, e chiesto al Comune una sede alternativa. «Ho visionato più di dieci soluzioni ma Comune e questura hanno sempre risposto negativamente. L’affitto è scaduto e alla fine ho dovuto licenziare tutti e dichiarare fallimento» commenta Bassi. Ora è in pensione ma vuole la sua rivalsa: «Chiederò un risarcimento danni agli amministratori dell’epoca e a tutte le persone che hanno screditato e accusato l’attività negandomi una nuova apertura». —
Serena De Salvador
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