È mancato Valerio Ravazzolo il fruttivendolo delle piazze

Valerio Ravazzolo è mancato. Aveva solo 53 anni. Era tra i fruttivendoli più conosciuti in Piazza Delle Erbe e anche tra i venti imprenditori agricoli della Coldiretti settore Campagna Amica, che il mercoledì pomeriggio e il sabato mattina animano il mercato coperto dell’ortofrutta in via Vicenza 23. Ravazzolo lascia la moglie Valeria ed i due figli, Gianluca e Federico. Il funerale si celebra martedì alle 15, nella chiesa parrocchiale di Ponte San Nicolò. In questi ultimi anni Ravazzolo, titolare di un appezzamento agricolo in via Villa Ruffini, si era dedicato, quasi sempre, alla gestione della sua azienda e al negozio all’interno del mercato coperto a Chiesanuova, ma in passato, assieme alla moglie, ha gestito, per anni, il banco di famiglia in piazza delle Erbe.

Anni addietro è stato titolare del banco attualmente di proprietà dei fruttivendoli Massimo Penello e Cristina Biollo. Erano gli anni d’oro del mercato di ortofrutta più noto della città, quando in piazza, prima della nascita del nuovo mercato ridotto in Prato della Valle ai tempi dell’assessore Ruggero Pieruz e del capo-settore Carla Franck, lavoravano anche Angelo Benetello, Marco Vanìa, Gianni Cinetto, Roberto Rigon, Patrizia Noventa, Achille Capuzzo e Giuliano Bonaldi. Tutti nomi popolarissimi tra la gente del centro, che hanno fatto la storia del mercato di ortofrutta una volta più grande del Veneto. Chi ricorda bene più di tutti Valerio Ravazzolo è Giovanni Dal Toso, presidente di Campagna Amica. «Valerio più che un collega era un grande amico» sottolinea il dirigente della Coldiretti «Aveva grandi doti umane e professionali. Purtroppo se n’è andato troppo presto. Il suo contatto con i colleghi e con i clienti era sempre positivo. La sua simpatia era unica. Tra l’altro era molto legato alla nostra associazione. Le più sincere condoglianze a tutti i suoi familiari». Anche gli ex colleghi di Piazza delle Erbe lo ricordano con grande commozione. «Valerio era una grande lavoratore» osserva Roberto Rigon «Dopo aver gestito l’attuale banco di Penello e di Biollo, è stato anche titolare, assieme alla moglie, del banco che si trova dietro al mio. Una persona sempre gentile con tutti». —

Felice Paduano

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