È meningite, grave l’uomo di 45 anni

Il quarantacinquenne che nei giorni scorsi è stato ricoverato d’urgenza nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Sant’Antonio è affetto da meningite stafilococcica. La conferma arriva dalle...
Di Elisa Fais
PD 27 ottobre 2004 G.M. Conferenza stampa laurea Honoris causa. Giorgio Palu' Preside di Medicina. (VIGATO)
PD 27 ottobre 2004 G.M. Conferenza stampa laurea Honoris causa. Giorgio Palu' Preside di Medicina. (VIGATO)

Il quarantacinquenne che nei giorni scorsi è stato ricoverato d’urgenza nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Sant’Antonio è affetto da meningite stafilococcica. La conferma arriva dalle analisi di laboratorio: attraverso una puntura lombare è stato prelevato un campione di liquido contenuto nella spina dorsale. L’analisi microbiologica ha individuato la presenza del batterio stafilococco aureo. Si tratta quindi di una forma di meningite non contagiosa. Non c’è nessun pericolo per coloro che hanno avuto contatti diretti con il paziente. Le condizioni del padovano però rimangono critiche. Nelle ultime ore l’uomo è stato trasferito dalla Rianimazione del Sant’Antonio, al reparto di Malattie infettive dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Ora dovrà sottoporsi ad una pesante cura antibiotica per debellare l’infezione che si è diffusa in tutto il corpo. Il batterio stafilococco aureo ha invaso anche gli organi causando sepsi. Sono sopraggiunti problemi ai reni e quindi per l’uomo si è resa necessaria la dialisi. Ora sembra che anche il muscolo cardiaco stia subendo danni preoccupanti. Il batterio, che si è riprodotto in maniera incontrollata, ha attaccato anche le meningi ovvero le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Questo non è l’unico caso di meningite registrato a Padova nelle ultime settimane. Sono state colpite dalla forma contagiosa una farmacista 28enne ricoverata a Padova e una neonata di 3 mesi ricoverata a Camposampiero. La differenza tra il caso di meningite dell’uomo 45enne (da stafilococco) e quello della giovane 28enne (da meningococco) sta nel tipo di agente infettivo. «La meningite può essere causata da batteri, virus o funghi. Colpisce 3 persone ogni 100 mila all’anno. Il meningococco è contagioso e causa il 25% delle meningiti batteriche che diventa il 60% se si considera la fascia d’età entro i 20 anni. Lo stafilococco invece vive comunemente sulla pelle di ciascuno di noi. Il caso è molto raro», spiega il virologo Giorgio Palù, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova. Il batterio dunque dall’esterno è passato all’interno del corpo. «Solitamente si sviluppa in seguito ad un intervento neurochirurgico, ad un trauma cranico, ad un’infezione in un altro sito o attraverso il sangue da iniezione di farmaci da siringhe non sterili», aggiunge Palù, «Oggi con i vaccini c’è la possibilità di coprire quasi tutte le cause di meningite da infezione batterica. E’ disponibile il vaccino contro lo pneumococco, raccomandato a tutte le persone dai 65 anni in poi in quanto il sistema immunitario si abbassa. Poi c’è il vaccino contro il meningococco e quello contro l’haemophilus influenzae, batterio praticamente scomparso perché la popolazione si vaccina sin da piccola».

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