È morto a 90 anni Vincenzo De’ Stefani. Addio a un pezzo di storia dell’imprenditoria padovana

PADOVA.
La festa di compleanno per i 90 anni della moglie Maria Luisa aveva voluto organizzarla personalmente, invitando parenti e amici stretti. È stato l’ultimo progetto ben riuscito di un uomo nato per gestire, organizzare, pianificare. È morto Vincenzo De’ Stefani, 90 anni, un pezzo di storia dell’imprenditoria padovana e dell’impegno civico cittadino. L’hanno trovato accasciato martedì pomeriggio in una stanza del suo palazzo in via del Santo.
Imprenditore di successo con esperienza non solo anagrafica, di robusta cultura liberale, al di sopra dei giochi della politica. Un capitano d’azienda generoso, appassionato, preparato. Ma per raccontare la sua vita non si può prescindere dalle tappe professionali: oltre sessant’anni di attività, investimenti, cessioni, operazioni finanziarie, idee.
Laureato a Pisa in Ingegneria meccanica viene assunto nel 1959 in un’azienda automotive in Francia, dove diventa responsabile del settore ingranaggi. Torna in Italia due anni dopo, nel 1961, come socio della Meccanica Padana Monteverde Spa che trasforma in una fabbrica di ingranaggi e trasmissioni marine, ferroviarie e automotive. Nel 1986 la Zf acquisirà l’azienda, dove De’ Stefani continua a lavorare come amministratore delegato fino al 1989.
Nel frattempo, nel 1976, fonda Mg Mini Gears Spa, il suo gioiello, con insediamenti produttivi anche negli Stati Uniti e in Cina (sarà poi acquisita dal Gruppo Carraro).
Dal 2007 al 2009 è presidente di Sit La Precisa Spa, società fondata dai fratelli Pierluigi e Giancarlo, dove aveva lavorato come operaio prima di iniziare gli studi universitari e dove aveva disegnato una valvola di sicurezza per impianti a gas, prodotto che poi è diventato il core business della società. L’azienda, capofila del Gruppo Sit, è ora leader mondiale nella produzione di sistemi di sicurezza per la rete gas: conta 1.500 addetti con stabilimenti in Messico, Olanda e Romania.
Una volta conclusi gli studi si è dedicato anche all’orologeria di precisione, rendendosi protagonista di una storia di successi che hanno portato lustro a Padova e a lui il titolo di Cavaliere del lavoro (conferito dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano).
Lavoro e impegno sociale. Un uomo del fare, sia dentro che fuori la fabbrica. Amico di Angelo Ferro, Vincenzo De’ Stefani ha contribuito anche a finanziare l’Oic della Mandria. E’ stato vicepresidente della Zip per 12 anni, presidente dell’associazione “Padova e il suo territorio”, presidente del Rotary Club Padova e vicepresidente degli industriali di Padova dal 1983 al 1987 e dal 1989 al 1993.
Il funerale sarà celebrato in forma privata, per suo volere. Vincenzo De’ Stefani lascia la moglie Maria Luisa e le figlie Annalisa e Marta. Sarà sepolto a Legnago, in provincia di Verona, paese d’origine della sua famiglia. —
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